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Legacoop Toscana, agricoltura: le quattro richieste ai candidati governatori

assemblea legacoop

foto d'archivio

Si è tenuta all’Accademia dei Georgofili l’assemblea del Dipartimento Agroalimentare e Pesca. Fra le istanze la lotta al lavoro nero e lo stop alle aste al massimo ribasso, con “una legge per proibire la ricerca del minor prezzo per la fornitura di mense ospedaliere e scolastiche”. Proposto anche “un piano regionale per la forestazione urbana”

Lotta al lavoro nero, stop alle aste al massimo ribasso, valorizzazione dei prodotti locali al giusto prezzo e un piano regionale per la forestazione urbana: sono le quattro richieste ai candidati alla presidenza della Regione Toscana arrivate dall’assemblea del Dipartimento Agroalimentare e Pesca di Legacoop Toscana, che si è tenuta ieri all’Accademia dei Georgofili.

La prima richiesta ai candidati governatori avanzata nel corso dell’assemblea riguarda la lotta al lavoro nero, “che nel nostro settore continua a essere di drammatica attualità – sottolinea Carlotti – proponiamo di utilizzare la tessera sanitaria per comunicare la presenza del lavoratore in azienda. Dobbiamo mettere la parola fine a condizioni sovrumane di sfruttamento”.

“Altra questione è quella della valorizzazione dei prodotti locali al giusto prezzo: produrre bene ed eticamente, riducendo la chimica e la plastica, ha un costo. Se vogliamo essere etici dobbiamo essere coerenti e partire dall’assunto che il lavoro umano, l’innovazione e la sostenibilità hanno un valore, soprattutto nei ‘nostri’ chilometri”, spiega il responsabile del Dipartimento Agroalimentare di Legacoop Toscana.

Carlotti continua, proponendo anche uno “stop alle aste al massimo ribasso: chiediamo una legge che proibisca in ambito pubblico l’uso di aste mascherate da offerte e la ricerca del minor prezzo per la fornitura di mense ospedaliere, pubbliche e scolastiche che operino sul territorio regionale, in particolare per quei prodotti che sono coltivati e distribuiti territorialmente. Proponiamo l’adozione di un listino regionale gestito dalle Camere di Commercio che individui un prezzario di riferimento”.

L’ultima istanza riguarda infine “un piano regionale per la forestazione urbana capace di dare una cornice unitaria alla domanda ambientale crescente nelle nostre città, per evitare il rischio di una eccessiva dispersione in micro progetti dallo scarso impatto”, conclude Carlotti.

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