Anche in Toscana, secondo il rapporto di Legambiente, continua l’attacco di criminali ed ecomafiosi nei confronti dell’ambiente: ciclo illegale di cemento e dei rifiuti, racket degli animali, incendi dolosi sono nel 2018 i settori più interessati dal fenomeno degli ecoreati.
A riportarlo sono i dati di Ecomafia 2019: il rapporto presentato oggi da Legambiente Toscana, Osservatorio Nazionale Ambiente e ‘Libera’. In particolare, la Toscana mantiene il 6° posto nella classifica nazionale, la più alta tra le Regioni del centro-nord, subito dopo quelle a tradizionale presenza mafiosa: Campania, Calabria, Puglia, Sicilia e Lazio.
I numeri: 1836 infrazioni accertate, in calo rispetto all’anno scorso, quando le infrazioni furino 2138. In linea generale, quest’anno si registra un peggioramento nel settore del cemento illegale e in quello dei rifiuti, dove la Toscana erimane stabile al 4° posto nella classifica italiana ma si conferma la prima regione del Centro-Nord, riuscendo persino a scavalcare la Sicilia. Non va meglio nemmeno per le Archeomafie e gli incendi dolosi.
Per quanto riguarda il ciclo dei rifiuti, la Toscana, è alta in classifica raggiungengo la quarta posizione: 634 infrazioni accertate nel 2018, 802 persone denunciate 181 sequestri effettuati. Su scala provinciale le maggiori criticità si evidenziano a Firenze (75), Arezzo (56) e Siena (53).
Poi, il mattone selvaggio è servito, in alcuni contesti, a spalancare le porte alle ditte in odore di mafia. Quest’anno la Toscana sale dalla sesta alla quinta posizione don 480 infrazioni accertate (7,3% sul totale nazionale). Le denunce aumentano da 428 a 572, mentre diminuiscono i sequestri effettuati (da 50 a 28).
Per quanto concerne il racket degli animali, bracconaggio, dommercio illegale di specie protette, allevamenti illegali, la Toscana scende all’ottavo posto, ma i numeri sono ancora preoccupanti: 405 infrazioni accertate. Sulle Archeomafie, la nostra regione risulta essere una delle più colpite dai ladri di opere d’arte: al 5° posto su scala nazionale con 52 furti.
Fausto Ferruzza, Presidente di Legambiente e Don Andrea Bigalli, referente regionale di ‘Libera’ intervistati da Lorenzo Braccini.