Controradio Streaming
Lun 24 Feb 2025
Controradio Streaming
ToscanaAmbienteLegambiente, un mare di rifiuti nelle reti dei pescatori

Legambiente, un mare di rifiuti nelle reti dei pescatori

Legambiente ha reso noto che quasi 5 tonnellate di rifiuti sono state recuparate dai fondali del Tirreno e dell’Adriatico dalle reti di pescatori a strascico negli ultimi 6 mesi

Quasi 5 tonnellate di rifiuti (4,8 per la precisione), in prevalenza di plastica e monouso, sono state recuperate dai fondali marini in alcune zone del Tirreno e dell’Adriatico, negli ultimi 6 mesi, dai pescatori con le reti a strascico. Lo ha reso noto Legambiente – nell’ambito di Ecomondo – spiegando che si tratta dei primi dati dei progetti sperimentali del “Fishing for litter made in Italy” che consentono ai pescatori di portare a terra i rifiuti che finiscono nelle loro reti “senza conseguenze (multe o costi aggiuntivi) e contribuire al loro corretto smaltimento”.

In particolare, il progetto nell’Arcipelago Toscano ha portato “a galla” da maggio a settembre 1,8 le tonnellate di rifiuti; a Porto Garibaldi (Ferrara) ad oggi si contano 23 giornate di questo tipo che hanno portato al recupero di oltre una tonnellata di rifiuti; a Manfredonia (Foggia) in una sola giornata sono stati oltre 390 i chili di rifiuti riportati a terra mentre in due mesi sono stati riportati in superficie 1,6 tonnellate di rifiuti a Terracina (Latina).
La pesca “può ricoprire un ruolo da protagonista nella pulizia del nostro mare” dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente osservando che è una misura “prevista dalla direttiva europea Marine Strategy ma che in Italia è ostacolata dalle normative vigenti” perchè “fatta eccezione per questi progetti pilota, questa pratica è vietata e i pescatori sono costretti a ributtare in mare i rifiuti pescati. E’ urgente l’approvazione di una legge che consenta finalmente a queste attivitĂ  di potersi svolgere regolarmente”.