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Legge sul turismo: intesa in Regione e moratoria di tre anni

Intesa in Regione sulla legge sul turismo. Un provvedimento rivoluzionario per il Presidente Giani, una versione soft a guardare la proposta iniziale. Più poteri ai comuni e una moratoria di tre anni per l’applicazione delle nuove normative.

Ed alla fine, dopo infinite discussioni e divisioni all’interno della maggioranza e delle opposizioni, la Regione Toscana trova in Consiglio una quadra sulla nuova legge sul turismo. Un provvedimento rivoluzionario per il Presidente della Regione Eugenio Giani. Una versione soft rispetto alla proposta iniziale secondo altri. In ogni caso, non ci sarà più il tetto massimo delle notti in affitto breve, né il divieto di cumulo di un certo numero di case per turisti intestate ad una persona sola. In compenso, più poteri ai Comuni che potranno stabilire limitazioni e numeri chiusi per aree omogenee. Una copertura legale dunque al divieto varato dal Comune di Firenze per l’area Unesco, al vaglio del Tar nei prossimi mesi. Niente retroattività e salvi gli Airbnb esistenti. Moratoria dunque dai tre ai cinque anni per essere subordinati alla richiesta ai Comuni per gli affitti brevi. Nuove norme urbanistiche e possibilità per i Sindaci di dichiarare zone off limits. Caduto anche il limite dei 50mila abitanti la norma andrà ad interessare anche tanti Comuni delle aree metropolitane, spesso pure considerate ad altra densità turistica. Insomma una mediazione lontana dalla proposta iniziale che avrebbe trovato contrario il Governo e con ogni probabilità anche la magistratura amministrativa.

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