Site icon www.controradio.it

Legittima difesa, verrà invocata dai legali nel caso dell’omicidio di San Polo

Legittima difesa

Arezzo, i legali che rappresentano Sandro Mugnai hanno già annunciato che punteranno sul gesto di legittima difesa, nel caso in cui il 53enne, la sera della vigilia dell’Epifania ha ucciso a colpi di fucile il vicino di casa, Gezim Dodoli, di 59 anni, che con un escavatore stava demolendo il tetto della sua abitazione a San Polo, sulle colline della città toscana.

Secondo gli avvocati si tratterebbe di legittima difesa in quanto i colpi inferti al tetto hanno reso inagibile l’abitazione, che sarebbe potuta crollare uccidendo gli occupanti. All’interno erano presenti la moglie di Sandro Mugnai, uno dei figli e altri parenti.

Intanto è in carcere Sandro Mugnai, in attesa dell’udienza di convalida del fermo da parte del gip del tribunale di Arezzo Giulia Soldini, prevista lunedì 9 gennaio alle 12: 00.

Mugnai, che ha già ricevuto la visita dei propri legali, Marzia Lelli e Piero Melani Graverini, stava cenando con la famiglia quando ha sentito il rumore delle auto schiacciate dall’escavatore del vicino e del primo colpo inferto con la benna alla casa, come hanno confermato il figlio e altri testimoni. A quel punto ha imbracciato il fucile da caccia ed ha sparato cinque colpi, di cui quattro andanti a segno, uccidendo l’operaio albanese.

Tra i due vicini, un tempo molto amici, erano sopraggiunti dissapori legati pare al volume della musica, a presunti cattivi odori provenienti dalle tubature, e a confini di terreno, per i quali c’era già stata una denuncia ma niente avrebbe fatto pensare ad un epilogo così tragico.

L’omicidio di San Polo ha suscitato molto clamore in Albania, paese d’orgine di Dodoli, dove i media si sono ampiamente occupati del caso. Ad Arezzo Dodoli viveva da solo, moglie e i due figli vivono infatti a Seveso in Lombardia, e non aveva contatti con la comunità albanese, molto numerosa, di Arezzo.

Il corpo del 59enne si trova all’ospedale delle Scotte di Siena. A condurre le indagini il Pm Laura Taddei.

Exit mobile version