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Leopolda 8: testimonianza ex rifugiato,”Ius soli è massima urgenza”

“Lo dico, anzi voglio gridarlo al governo, perché questa è la massima urgenza: bisogna approvare subito la legge sullo ius soli. Al governo ci siamo noi adesso, potrebbe essere l’ultima spiaggia. E se vogliamo poterci definire di sinistra dobbiamo farlo, senza accampare scuse né problemi di consenso”. A parlare, alla Leopolda, alzandosi dal tavolo tematico ”Aiutiamoli a casa loro?? strategie di cooperazione allo sviluppo”, è Michel Tchetchoua, ex rifugiato politico camerunense, adesso cittadino italiano.

Spiega di essere del Pd, di sostenere Matteo Renzi, e questa è la sua prima Leopolda, vissuta da protagonista. “Ora sono cittadino, lavoro in ferrovia, posso mantenere la mia famiglia, i miei figli – racconta – ma ci ho messo 10 anni: due mi sono serviti solo per comprendere meglio l’italiano, la cultura di questo, paese. Poi c’e’ stato il calvario di mille lavori saltuari per riuscire a sopravvivere, e mille procedure per cercare di arrivare alla cittadinanza. Conosco tante persone, arrivate da fuori come me, che ci hanno messo ancora di più, che hanno dovuto fare ancora più sacrifici. Sono qui per chiedere al Pd, a Matteo, al governo, di far cambiare radicalmente tutto questo”.

Secondo Michel, il sistema di accoglienza in Italia “c’è, tra tanti problemi, ma funziona per
le braccia, non per le menti. La Bossi Fini non era adatta a questo scopo, che invece dovrebbe essere quello principale”. Per questo, insiste Michel, “la legge sullo ius soli è la prima, vera priorità: siamo di sinistra, e nella Costituzione è pieno di articoli che parlano delle persone, e dei diritti umani che sono di tutti. Applichiamola e facciamo questa legge, non lasciamo morire, non abbandoniamo migliaia e migliaia di persone”.

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