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Leopolda9, Nardella: su aeroporto da Ceccardi accuse dure

Nardella comune aeroporto firenze

Foto Controradio

?Firenze, Dario Nardella, sindaco di Firenze, a margine della Leopolda9, torna sulla polemica avuta con la sindaca leghista di Cascina, due giorni fa, sul palco della festa per i 30 anni dell’edizione fiorentina di Repubblica.

Le accuse della commissaria della Lega Toscana Susanna Ceccardi di “pressioni politiche” per il potenziamento dell’aeroporto di Firenze “sono accuse molto dure – ha detto Nardella – bisogna che gli italiani comincino a chiedere ai politici che si assumano la responsabilità di quello che dicono”.

“Noi abbiamo in Toscana – ha spiegato – una Lega che sulle opere pubbliche dice tutto e il contrario di tutto: sullo sviluppo dell’aeroporto di Firenze non è stato in grado di dire con coraggio una parola chiara, anzi, semmai ha affermato di voler rafforzare l’aeroporto di Pisa e lasciare così com’è quello di Firenze mettendolo in sicurezza, cosa che è anche frutto di ignoranza, di non conoscenza degli aspetti tecnici”.

Per Nardella “la Lega Toscana è uguale al Lega-5 Stelle italiano. Non c’è un’opera che serve al nostro territorio, su cui abbiamo cominciato a lavorare, su cui sono stati fatti investimenti, che sia sbloccata”.

Rispondendo poi ai cronisti che gli chiedevano delle ipotesi di scioglimento del Pd, “Io non ho mai assistito ad una discussione in cui si dice ‘suicidiamoci, e poi vediamo come rinascere – ha detto Dario Nardella – A cosa serve sciogliere una cosa – se non sappiamo dove vogliamo andare? Costruiamo la nuova meta, la nuova missione, il nuovo progetto: rifondiamo il Pd e poi decidiamo le modalità con cui arrivare a quell’obiettivo”.

In merito al congresso, Nardella ha auspicato che sia convocato “nei tempi giusti, quindi non troppo tardi”, e che “in un congresso vero, serio, come deve essere necessariamente quello del Pd non si può solo parlare di segretari: si deve parlare anche di proposte, di progetti, di visione strategica e di valori, altrimenti fermarsi solo ai nomi vuol dire ancora una volta rischiare di perdersi in rivalità personalistiche e in atteggiamenti rancorosi o rivendicativi”.

Il sindaco di Firenze ha ribadito il suo appoggio a Marco Minniti, che “è una persona che ha dimostrato di saper fare certe cose, è coerente. Ciò detto, io stimo Zingaretti: non voglio assistere a una sfida di pugilato, voglio assistere a un bel confronto su valori, temi e leadership”.

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