Firenze, il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta ha presentato domenica mattina alla Corte d’Appello del capoluogo toscano, i documenti ed il simbolo della sua coalizione per ufficializzare la sua candidatura alle elezioni suppletive di Siena, per prendere il seggio lasciato vacante dall’ex ministro Pier Carlo Padoan.
“Ecco il simbolo per le suppletive nelle province di Siena e Arezzo – ha postato su tutti i suoi account social Enrico Letta – Scelto per privilegiare #allargamento e spirito di #coalizione. E Salvini che annuncia una nuova calata, con visite in ogni comune del collegio? Bene. Come già l’anno scorso alle regionali in Emilia e Toscana”.
Il simbolo che Letta ha presentato è costituito da un tondo in rosso scuro su cui campeggia la scritta “con enrico LETTA”, in lettere bianche, ma la cosa che tutti subito notano è l’assenza del simbolo del Pd di cui Letta è il segretario.
Nel breve messaggio che accompagna il simbolo nei post sui social, la frase “Scelto per privilegiare #allargamento e spirito di #coalizione”, dovrebbe spiegare il perché il segretario del Pd abbia scelto di non usare il simbolo del suo partito: Letta è infatti supportato in queste elezioni da una coalizione formata da Mdp-Articolo al Movimento 5 Stelle e Italia Viva.
Ma questa motivazione, ed il fatto che in fondo si tratti di un collegio uninominale, non sta risparmiando la scelta di Letta, dall’ironia dei suoi avversari politici ma anche degli utenti dei social.
“Il centrodestra ha scelto per Siena un candidato di Siena, un imprenditore del vino, orgoglioso della sua squadra e della sua città. La sinistra invece candida il segretario del partito che ha distrutto storia e patrimonio del MPS e, per la vergogna, si presenta senza il simbolo del PD”, ironizza il segretario della Lega Matteo Salvini.
“Il segretario del Pd si vergogna così tanto del suo partito che è disposto persino a nascondere il suo simbolo? Lo capiamo perfettamente. Come dargli torto”. Scrive su Facebook la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.
I renziani ricordano invece le polemiche che scoppiarono quando Renzi, allora segretario del Pd, non usò il logo del partito alla Leopolda.