Lun 23 Dic 2024
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Liberazione: gli eventi in programma a Firenze per l’11 agosto

Liberazione – Firenze si prepara a celebrare l’80/o anniversario della Liberazione, in programma l’11 agosto.

La giornata, si legge in una nota di Palazzo Vecchio, si aprirà con i rintocchi della Martinella, la campana della Torre di Arnolfo di Palazzo Vecchio che l’11 agosto 1944 annunciò alla città il ritorno alla libertà e alla democrazia.

A seguire, alle 9.45 in piazza dell’Unità italiana si terrà la cerimonia solenne con la deposizione di una corona di alloro da parte delle autorità civili, religiose e militari al monumento ai caduti di tutte le guerre.

In piazza ci saranno i Gonfaloni di Firenze, della Regione Toscana, della Città metropolitana e dei vari Comuni dell’area fiorentina, oltre ai labari della federazione delle associazioni partigiane e delle associazioni d’arma e combattentistiche. Alle 10.30, sull’arengario di Palazzo Vecchio, in Piazza della Signoria, si terranno le celebrazioni ufficiali che prenderanno il via con lo squillo delle Chiarine e la riproduzione dell’Inno di Mameli, l’inno nazionale della Repubblica italiana.

Aprirà i discorsi la sindaca Sara Funaro, che per la prima volta partecipa alla giornata in veste di prima cittadina. Seguirà l’intervento della presidente del coordinamento Anpi della Toscana Vania Bagni e della storica, autrice televisiva e docente di storia contemporanea Michela Ponzani. Le celebrazioni si concluderanno con lo squillo delle Chiarine e il canto popolare “Bella Ciao” che sarà eseguito dalla cantautrice Letizia Fuochi.

“L’11 agosto è una ricorrenza che parla di memoria, di sacrifici, di libertà – afferma Funaro -. Sono emozionata perché quest’anno, nell’80/o anniversario, sarà la mia prima volta da sindaca e perché per la nostra città è la prima volta di una sindaca donna a suonare i rintocchi. Firenze è stata, è e continuerà ad essere una città per la libertà, per i diritti umani, e per la memoria. Quello che siamo oggi è il frutto del sacrificio di tante donne e tanti uomini, un sacrificio che non dobbiamo scordare mai”.