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Liceo del Made in Italy: dal 23 gennaio aperte le iscrizioni online per l’anno scolastico 2024/2025

Liceo del Made in Italy

Dal 23 gennaio  fino al 10 febbraio sarà possibile iscriversi tramite la piattaforma “Unica” al nuovo Liceo del Made in Italy per l’anno scolastico 2024/2025. Sarà un percorso quinquennale come quello degli altri licei “strettamente connesso al mondo imprenditoriale, per formare i talenti e i futuri motori della nostra economia” secondo il ministro del Made in Italy Adolfo Urso. Negli istituti che aderiranno, andrà a sostituire il percorso di Scienze Umane ad “opzione economico-sociale”

Al via il nuovo Liceo del Made in Italy, che si propone di formare i giovani alla valorizzazione e promozione dei prodotti italiani, e di creare un: “ponte essenziale tra il mondo scolastico e quello imprenditoriale” secondo il ministro Adolfo Urso.

Negli istituti che aderiranno, andrà a sostituire il percorso di Scienze Umane ad “opzione economico-sociale”: Le istituzioni scolastiche statali e paritarie che già erogano il percorso del Liceo delle scienze umane – opzione economico sociale, possono attivare, per l’anno scolastico 2024/2025, le iscrizioni alle prime classi del liceo indirizzo Made in Italy dal 23 gennaio 2024 attraverso la piattaforma UNICA; fermo restante che rinunciano all’indirizzo economico sociale. Le istituzioni che chiedono di attivare il percorso Made in Italy potranno mantenere entrambi i percorsi, a condizione di non aumentare il numero delle classi prime funzionanti nel corrente anno scolastico. Non sarà quindi possibile per i futuri candidati e i loro genitori, sapere quali città aderiranno prima dell’inizio delle iscrizioni.

“Tra pochi giorni si apre la preiscrizione al liceo del Made in Italy che sarà in attività dall’autunno di quest’anno per l’anno scolastico 2024-2025. Con il ministro Valditara lanceremo una campagna per far sapere ai nostri giovani, alle famiglie, che si possono già iscrivere al liceo del Made in Italy che formerà le professioni necessarie alle filiere strategiche, a cominciare dalla moda, dall’abbigliamento, dall’arredo, dalla ceramica italiana, ma anche a quelle più innovative: pensiamo all’aerospazio, dove noi stiamo dando dei punti a livello internazionale”. Lo ha annunciato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a margine dell’inaugurazione della 105esima edizione di Pitti Uomo alla Fortezza da Basso. “Chiamerò – aggiunge il ministro, tutti i grandi creativi, le firme, gli autori di queste eccellenze riconosciute nel mondo, a partecipare anche loro alla prima giornata nazionale del made in Italy che si svolgerà il 15 aprile nel segno di Leonardo, e che sarà un evento che il mondo guarderà come deve guardare ogni giorno le vetrine della moda, dell’arredo e dell’alimentazione italiana”.

 

Sempre a margine dell’inaugurazione di Pitti Uomo, Urso ha commentato le novità sul Piano transizione 5.0 e Industria 4.0: “avrà a sua disposizione 13 miliardi di euro nel biennio 2024-2025 destinati alle imprese che hanno un piano di ammodernamento tecnologico ai fini dell’innovazione e dell’efficientamento energetico per la riduzione attraverso produzione energetica rinnovabili ai fini dell’autoconsumo. Così ripartiti: 7 miliardi al mio dicastero, 2,8 al ministero dell’Agricoltura e quasi 2 miliardi al ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica”. Con un piano di questo tipo sarà possibile destinare il 10% dei proventi sulla formazione del personale perché se io acquisto macchinari innovativi poi ho bisogno di personale qualificato. Chi accederà al piano avrà un credito fiscale che può raggiungere il 40% dell’investimento”. Per quanto riguarda invece, chiarisce il ministro, “i contratti di sviluppo metteremo 3,5 miliardi di euro, un miliardo nella manovra, 2,5 recuperati nella riprogrammazione di quei fondi europei che hanno creato qualche problema ai Comuni, sono destinati alle imprese, il 70% dei fondi sono stati dedicati alle imprese italiane”.
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