Sab 23 Nov 2024
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Cultura & SpettacoloL’imprevedibilità del prevedibile in scena a Prato con Contemporanea Festival

L’imprevedibilità del prevedibile in scena a Prato con Contemporanea Festival

Ad inaugurare le attività della nuova stagione del Teatro Metastasio di Prato, dal 18 al 27 settembre, sarà CONTEMPORANEA FESTIVAL_20, un progetto aggregatore di un’idea di cultura in continuo movimento che raccoglie percorsi artistici nazionali e internazionali provenienti da diverse discipline, dove la trasversalità dei linguaggi caratterizza marcatamente la ricerca compositiva e la metodologia della visione.

La rassegna s’inserisce in un quadro imprevedibile, come la realtà che stiamo attraversando: lo stato delle cose ha imposto uno sforzo di immaginazione straordinario, a partire da una nuova progettazione degli spazi teatrali, capace di accogliere gli spettatori in un nuovo paradigma spaziale, che implica una diversa modalità di fruizione e di comunicazione. In questo quadro, fondamentale è stata l’attenzione rivolta alla capacità di riscrivere, produrre e reinventare il processo creativo da parte di tante artiste e artisti, a cui abbiamo affidato il compito di interpretare lo spazio della scena condizionato dai nuovi codici. Ancora una volta ci siamo affidati alla loro visione poetica e politica del nostro mondo, alla loro connaturata essenza di continuare a svolgere quella funzione di sguardo imprevedibile.

Tanti gli spettacoli, le performance e le produzioni site specific in programma – saranno in scena 21 compagnie nazionali e internazionali per 33 repliche e saranno ospitati più di 80 artisti.

Dall’estero arrivano un’incessante interrogazione sui perché della violenza, sul significato del tragico oggi e sulla banalità del male dello svizzero Milo Rau/IIPM (18 e 19 settembre), una performance in metamorfosi dove corpo e tessuto si fondono in un dipinto in movimento della danzatrice italo giapponese Masako Matsushita (19 settembre), una riflessione su verità e finzione dei catalani Agrupacion Senor Serrano (20 settembre), un nuovo progetto immersivo degli svizzeri Trickster_p che fa tracciare allo spettatore un percorso unico e personale all’interno di connessioni tra tempo, spazio, sogno e memoria (25 settembre), un monologo sotto forma di conferenza del drammaturgo e regista uruguaiano Sergio Blanco che riflette sulla morte e la mette in mostra esorcizzandola poeticamente (26 settembre), e un lavoro sul suono di Laura Simi, danzatrice e coreografa italo francese (27 settembre).

Un focus sulla coreografia italiana si accende con i lavori di Alessandro Sciaronni (27 settembre), Davide Valrosso (18 settembre), Olimpia Fortuni (19 settembre), Claudia Caldarano (20 settembre), Elisabetta Consonni (20 settembre), Greta Francolini (24 settembre), Giorgia Ohanesian Nardin (24 settembre), Luna Cenere (25 settembre), Industria Indipendente (25 settembre), Marco Chevenier (26 settembre).

 Inoltre vanno in scena due spettacoli del poetico repertorio del Teatro delle Ariette (18, 19, 20 settembre e 21, 22 settembre), l’ultima creazione sulla duplicità del tempo della Compagnia TPO (18, 19, 20 settembre), e i debutti in prima assoluta di una nuova conferenza/lezione di Massimiliano Civica (25 e 26 settembre), e di un solo di Kinkaleri che prosegue la loro ricerca sul corpo esposto alla visione, trionfante nella sua fragilità (24 settembre), e di un’introspettiva analisi di Vico Quarto Mazzini che scava nelle ragioni dell’invidia nel mondo contemporaneo (25 settembre).

Ancora, CONTEMPORANEA FESTIVAL_20 accoglie sabato19 un incontro con il regista Milo Rau (in collegamento da Gent) e la dramaturg Eva-Maria Bertschy, moderato da Lorenzo Marsili (filosofo, attivista, cofondatore di European Alternatives) sulle esperienze di Art of Resistance, definizione data dal regista alla relazione fra arte e attivismo caratteristica delle produzioni della compagnia IIPM. L’incontro da l’avvio a progetto rivolto a un gruppo di studenti pratesi, ispirato alla School of Resistance di Milo Rau: il festival ospita il primo laboratorio, condotto da Elisa Calosi (IIPM) e il critico Graziano Graziani, di un percorso di riflessione su temi sociali e politici mediato dai contesti artistici, che si svilupperà durante tutta la stagione.

Vengono inoltre attivati 2 laboratori formativi per professionisti e non, il primo sulla voce curato da Monica Demuru, il secondo sulla video-drammaturgia seguito dalla Agrupacion Senor Serrano.

Infine è prevista la presentazione del N. 0 de “La Falena”, una rivista di Critica Teatrale in versione cartacea e online che il Teatro Metastasio pubblicherà con la complicità di giovani critici tentando di coniugare riflessione estetica, attenzione alle politiche del nostro “sistema spettacolo” e sensibilità all’apertura del teatro alla società contemporanea.

Per tutta la durata del festival sarà attivo il Contemporanea Bistrot presso il Giardino Buonamici, in collaborazione con Fonderia Cultart a cura di Atipico.

Tutto il programma e le info su www.metastasio.it

CHIARA BRILLI HA INTERVISTATO IL DIRETTORE ARTISTICO, EDOARDO DONATINI

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