Lo sciopero proclamato dalla principali sigle per chiedere una maggiore politica di assunzioni per scongiurare crisi dei servizi
Alta adesione allo sciopero dei dipendenti comunali oggi a Livorno , proclamato da Cgil Cisl Uil e Usb, che hanno manifestato per chiedere occupazione: cento per cento delle adesioni in scuole dell’infanzia, nidi e polizia municipale, secondo i sindacati i quali hanno spiegato che negli ultimi 5 anni il Comune di Livorno ha perso 300 posti di lavoro, per personale andato in pensione e non sostituito. Nei prossimi tre anni sono previsti altri 200 pensionamenti che se non sostituiti provocheranno una paralisi dei servizi.
“Alla fine della manifestazione abbiamo incontrato il prefetto – ha detto Paolo Camelli, segretario provinciale Uil Fpl – spiegando le ragioni dello sciopero e spiegando che se non ci sarĂ da parte dell’amministrazione comunale una politica di assunzioni vera e sostanziosa, arriveremo alla crisi di importantissimi servizi come tra gli altri asili, scuole materne, polizia municipale, anagrafe e lavori pubblici. Fino ad ora il Comune di Livorno non ha provveduto nemmeno a mantenere gli impegni assunti un anno fa dallo stesso sindaco Nogarin – continua il sindacalista – che prevedevano un piano assunzioni di 65 persone ad oggi totalmente disatteso, mentre si continua a mantenere una fetta rilevante di lavoro precario a cui si aggiunge, notizia di questi giorni, un ulteriore precariato nel servizio di protezione civile”.
“Le richieste dei sindacati di Cgil, Cisl Uil e Usb – conclude Camelli – non sottraggono risorse finanziarie ai servizi, in un quanto si tratta di sostituzione di personale in uscita, e quindi si rimane nell’ambito della spesa attuale senza dunque alcun aggravio dei costi”.