Dalla produzione di calzini nasce l’idea di una start-up livornese di trasformare il prioprio business in un’iniziativa sociale.
Sulla piattaforma Eppela è stato inserito “Socks for Africa”, il progetto ideato dalla start-up livornese di Via Calzabigi, che dopo aver lanciato i suoi eccentrici calzini in tutto il mondo ha deciso di trasformare il proprio business in un’iniziativa speciale e coloratissima.
Insieme a Mangwana, la onlus italiana che ormai da anni firma progetti umanitari in varie regioni del continente africano, ha infatti ideato una “capsule” formata da 4 modelli di calzini unisex con un design unico e divertente che si ispira ai colori e alla natura del Madagascar, una delle nazioni più povere dell’Africa. La raccolta fondi sarà online fino al 7 giugno.
“Con il progetto – spiegano i fondatori Alessandro Cirinei e Massimo Ferrara – chiediamo ai sottoscrittori di aiutarci a finanziare la produzione ed il lancio di questa collezione che si propone di diventare un mezzo per sostenere Enfant creatif, un progetto gestito da Mangwana che riguarderà 150 giovani di età compresa fra i 12 ed i 20 anni nei poverissimi villaggi del Madagascar”.
Il 50 per cento dei fondi raccolti per produrre la collezione verrà devoluto al progetto Enfant creatif, mentre l’altra metà servirà per acquistare i filati, gestire la produzione di un campionario, dei cofanetti e del materiale di marketing. La collezione “Socks for Africa” verrà poi commercializzata in tutto il mondo sia attraverso i canali e-commerce di Via Calzabigi sia tramite la distribuzione in negozi e boutique a livello globale. Tuttavia, il progetto Mangwana verrà finanziato per tutta l’intera stagione autunno/inverno 2019 con un euro per ogni paio di calzini venduti.
Ma come mai dei calzini proprio in Africa? “Molti non lo sanno – spiegano i fondatori – ma sugli altopiani del Madagascar fa molto freddo e i calzini sono un indumento apprezzato. Ebbene, per ogni paio di calzini venduto attraverso i vari canali commerciali, ne doneremo un paio extra a chi vive in questi luoghi remoti, dove proteggere i piedi è importante”.
C’è di più: il progetto di Via Calzabigi servirà al miglioramento della qualità di vita dei beneficiari partendo dal fenomeno della malnutrizione, ridurrà il tasso di analfabetismo implementando anche la formazione professionale dei giovani e, ancora, creerà una cultura endogena volta alla difesa dei diritti fondamentali dell’uomo quali l’educazione, il lavoro, il supporto sanitario, la sanità alimentare, il mantenimento di usi e costumi tradizionali e la risoluzione pacifica dei conflitti. I corsi e i worshop di Enfants creatif riguarderanno infatti sia l’alfabetizzazione sia attività ludico-creative. Nei centri polifunzionali messi a disposizione da Mangwana, inoltre, verranno implementati una pluralità di corsi professionali (agraria, informatica, sartoria, taglio e cucito, artigianato, montaggio audio e video) per mettere in grado i partecipanti di trovare impieghi presso altri soggetti oppure avviare cooperative autonome sostenute con lo strumento del microcredito. La creazione di strumenti di microcredito sono parte integrante del progetto per poter fornire ai ragazzi le risorse economiche per avviare attività nuove, anche innovative. Enfants Creatif è quindi un progetto molto articolato che ha la finalità di dare un futuro ai ragazzi per permettere loro di poter modellare il proprio destino in un mondo dove i giovani non hanno prospettive.
Dietro l’azienda, creata da Alessandro Cirinei, start-upper seriale esperto di digital marketing, e Massimo Ferrara, stilista e designer di esperienza, c’è un marchio di calzetteria che ha creato il primo Sock Club italiano: si tratta di una community digitale internazionale che coinvolge e dialoga con gli appassionati di questo accessorio, sia donne che uomini e che offre ai clienti la possibilità di abbonarsi e ricevere due paia di calzini a casa ogni due mesi. L’azienda commercializza le proprie calze anche in boutique, negozi e grandi magazzini in oltre 20 paesi tra cui Gran Bretagna, Stati Uniti, Germania, Austria, Svizzera, Slovenia, Repubblica Ceca, Paesi Bassi, Belgio, Sud Africa, Cina e Giappone.
Mangwana è un’associazione di promozione sociale fondata nel 2006 da Massimiliano Ciucci e iscritta all’albo regionale. L’associazione è basata su principi di pace, democrazia e uguaglianza e persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale in favore delle popolazioni africane e di altri Paesi in condizioni di sottosviluppo o in fase di sviluppo. In Madagascar, Mangwana collabora con l’associazione malgascia Vanona, per la costruzione di un modello di società civile replicabile, attraverso attività finalizzate all’autonomia e l’indipendenza delle comunità con le quali interagisce con strumenti come il microcredito, il commercio equo locale, atelier di riflessione, formazione e scambi di esperienze.