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Livorno, donna uccisa. Fermato marito

Livorno

L’uomo, 55 anni  è fortemente indiziato per il delitto della donna: secondo quanto appreso, avrebbe tra l’altro fornito un alibi che non avrebbe trovato conferma. Sarebbe stato in procinto di lasciare Livorno

Un alibi che non avrebbe trovato conferma dai primi riscontri effettuati dalla squadra mobile coordinata dalla procura livornese: è questo uno dei motivi che ha portato al fermo del marito di  Ginetta Giolli, la 62enne trovata morta sabato scorso nella sua casa in un complesso di alloggi popolari a Livorno.

L’uomo, 55 anni, si sarebbe presentato lui stesso in questura a Livorno  ieri verso le 12.30, venendo poi sentito come persona informata sui fatti alla presenza del pm titolare delle indagini.  In particolare avrebbe detto di essere stato fuori regione.

In base alla testimonianze raccolte, tra marito e moglie, che non avevano una convivenza stabile, ci sarebbe stati dissapori. Inoltre sarebbe stata l’ultimo a vederla viva. In particolare, secondo quanto riferito da un’amica della vittima, la stessa che ha dato l’allarme facendo scoprire il cadavere il 3 luglio, giovedì scorso, quando si era sentita per l’ultima volta con Ginetta Giolli, l’uomo sarebbe stato a casa della vittima a Livorno e la 62enne avrebbe manifestato l’intenzione di mandarlo via. Per entrare in casa della vittima sabato scorso è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco.

La donna è stata trovata in camera, sul letto, senza vestiti. Probabile arma del delitto un martello rinvenuto nell’abitazione, che non avrebbe presentato segni di forzatura alla porta. Per l’uomo è scattato il provvedimento di fermo perchè gli inquirenti avrebbero avuto notizia che fosse in procinto di lasciare l’Italia. Tuttora in corso una serie di accertamenti che potrebbero rivelarsi decisivi per le indagini. La procura ha intanto chiesto la conferma del provvedimento di fermo al gip.

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