Evasori o falsi disoccupati: sono una ventina i casi scoperti dalla guardia di finanza di Livorno nel corso di controlli effettuati nel capoluogo e in provincia, tra Cecina, Piombino e l’isola d’Elba.
Tra gli evasori, a un rappresentante di commercio, contestato di non aver pagato tasse dal 2013 al 2017, a fronte di introiti per oltre 156mila euro mentre un intermediario nel commercio di carni fresche e congelate in 5 anni avrebbe nascosto al fisco oltre 82mila euro di incassi.
Tra i casi, si spiega dalla Gdf, anche quello di un’autoscuola che su 8mila patenti rinnovate avrebbe emesso solo 200 ricevute fiscali, occultando redditi per 160mila euro e con un’Iva evasa per 35mila euro.
Evasore totale sarebbe risultato poi un procacciatore d’affari: dal 2014 al 2017 la guardia di finanza gli ha constatato redditi non dichiarati per 230mila euro e un’Iva evasa per più di 35mila euro.
Irregolarità nei contributi contestata poi a un ristorante di Livorno per quattro addetti senza regolare contratto, e a un’officina meccanica per avere un lavoratore sempre senza regolare contratto. Ancora dai controlli a colf e badanti recuperati a tassazione redditi per 380mila euro.
Tra quanti avrebbero poi percepito indebitamente indennità di disoccupazione o assegni sociali, scoperti due stranieri risultati non residenti in Italia: al primo contestato di aver percepito illecitamente 10mila euro in due anni e mezzo in assegni sociali, al secondo di aver ricevuto 8mila euro dopo essere stato licenziato per giusta causa.