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Livorno, flash mob contro eccesso pullman turistici in centro

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PORTO LIVORNO BARCHE BARCA

La protesta contro la moltitudine di “navette e pullman turistici che sostano in zona piazza Grande con il motore acceso” in attesa dei crocieristi in arrivo a Livorno

Navette e pullman turistici che sostano in zona piazza Grande con il motore acceso in attesa dei turisti che arrivano con le navi da crociera in porto a Livorno. E’ questo l’obiettivo della protesta inscenata oggi da una trentina di attivisti dell’associazione Livorno porto pulito che  ha dato il via a un flash mob questa mattina nel pieno centro della città.

. “E’ quello che accade sempre quando ci sono navi da crociera in porto, ed oggi ce ne sono ben tre, con 11mila passeggeri a bordo – ha detto Luca Ribechini, presidente dell’associazione – di cui la stragrande maggioranza sbarca a Livorno per raggiungere Pisa, Firenze e altre località e i pullman potrebbero facilmente andarli a prelevare in prossimità della banchina. Invece si preferisce condurli con un servizio continuativo di navette in una strada già fortemente transitata e qui, nel pieno centro cittadino, smistarli a seconda delle destinazioni. Una scelta assurda che causa gravi problemi ai residenti”.

Secondo quanto riferisce lo stesso Ribechini, la fermata in Via Cogorano (che collega piazza Grande con piazza del Municipio) è regolamentata da due determinazioni del Comune di Livorno, che elencano anche le targhe dei mezzi autorizzati al servizio, e prescrive che i motori debbano essere spenti anche durante le operazioni di salita e discesa dei passeggeri: “Accorgimento che non viene quasi mai osservato – aggiunge Ribechini – per mantenere in funzione l’aria condizionata, nonostante il divieto esplicito dell’art. 157, 7 bis del Codice della strada”

” Non solo -aggiunge- le determinazioni prescrivono anche che nell’area dedicata possono alternarsi solo due mezzi per volta, mentre ne abbiamo contati fino a dodici. Il risultato è un inquinamento e un rumore continui, con gravi conseguenze sulla vivibilità dei residenti e della circolazione stradale”. Dopo alcune pec inviate al Comune di Livorno da parte di privati cittadini e di associazioni, rimaste a quanto sembra senza risposta, spiegano ancora dall’associazione, alcuni soci hanno deciso di rivolgersi alla magistratura, presentando un esposto documentato da foto e filmati.

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