Lun 23 Dic 2024
Controradio Streaming
ToscanaCronacaLivorno: giro di fatture false per 500 mila euro, 2 indagati

Livorno: giro di fatture false per 500 mila euro, 2 indagati

Livorno – Le Fiamme Gialle di Livorno hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip, per imposte evase di un ammontare complessivo di oltre 500.000 euro nei confronti di due societĂ  a responsabilitĂ  limitata del settore della movimentazione delle merci.

I due rappresentanti legali sono stati denunciati per dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti ed emissione di fatture false, inoltre si è eseguito il decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per 526.763,40 euro corrispondenti all’imposta evasa calcolata sugli importi delle fatture false. Inoltre da ispezioni individuali sulle posizioni dei due indagati, la Gdf con l’Agenzia delle Entrate ha recuperato a tassazione complessivamente 6.452.221 euro di cui 6.157.247 ai fini di imposte dirette e 294.974 ai fini dell’Iva.

I finanzieri hanno scoperto un giro di fatture false tra le due societĂ  che secondo quanto accertato sarebbe stato utilizzato per realizzare un illecito risparmio fiscale, consistito nell’abbattimento della base imponibile, da un lato, e nel sistematico illecito utilizzo di crediti d’imposta vantati nei confronti dello Stato, dall’altro. La liquiditĂ , così, trasferita, spiegano i finanzieri, è stata poi utilizzata per il pagamento di ingenti compensi ai due soci amministratori a discapito della redditivitĂ  d’impresa. In sostanza, a fronte di ricavi societari dimezzati, i compensi agli amministratori si sono sostanzialmente duplicati. Negli accertamenti sulle posizioni dei due soci amministratori, è stato necessario avviare una verifica fiscale anche nei loro confronti, conclusa con la formulazione di rilievi per mancata dichiarazione di utili percepiti mediante “prestito soci”, sotto forma di “indennitĂ  di trasferta” e liquidazione del “trattamento di fine mandato”.

Queste attivitĂ  ispettive, in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, hanno consentito di recuperare a tassazione 6.452.221 di euro di cui 6.157.247 ai fini di imposte dirette e 294.974 ai fini dell’Iva.