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Livorno: manifestazione contro progetto gassificatore Eni

Manifestazione ieri pomeriggio davanti all’impianto Eni di Stagno (Livorno) contro il progetto del gassificatore e più in generale contro “la politica di gestione degli scarti urbani e speciali in Toscana”.

A promuovere la manifestazioni più comitati e associazioni tra cui Zero waste Europe, Zero waste Italy, Mamme no inceneritore, Medicina democratica, coordinamento Rifiuti zero Livorno e Fridays for future. I manifestanti hanno chiesto  un nuovo piano regionale dei rifiuti e la bonifica del territorio.
“E’ bello vedere buona parte del mondo ambientalista toscano compatto contro il progetto del gassificatore Eni – sottolinea in una nota Irene Galletti, consigliere regionale M5s e
candidata governatrice della Regione -. Questo è un impianto di cui non si sa ancora tutto, ma quello che sappiamo non ci piace, anzi. Rappresenta il tentativo di Rossi e del Pd di mascherare il fallimento della loro pianificazione dei rifiuti degli ultimi 30 anni”. Per Galletti, “questa è una battaglia che si combatterà a Firenze, ma noi siamo in contatto con il Ministero che ci conferma che a Roma non è stato ancora firmato nulla”.

Di progetto da cancellare parla la segreteria regionale di Rifondazione comunista secondo cui “si tratta semplicemente di un inceneritore che trasformerà Livorno nella discarica della
Toscana. Si deve invece puntare ad un nuovo piano regionale dei rifiuti che si incentri davvero sulla economia circolare e che tenda alla strategia rifiuti zero”. Per la Federazione anarchica livornese Eni ha cercato “di presentare come ‘green’ l’impianto che tratterebbe ad altissime temperature le plastiche non riciclabili e il Css, ottenuto dalla componente secca dei rifiuti non differenziabili, per produrre metanolo e altre sostanze combustibili. L’Eni e i suoi esperti ovviamente dicono che non vi saranno le emissioni altamente nocive degli inceneritori tradizionali. Ma questo impianto sarà il primo del suo genere, non si possono dunque avere dati a riguardo”.

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