Livorno, un moria di pesci si è verificata nel tratto stombato del Rio Maggiore nei pressi dello stadio. Chiamata L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana (Arpat) per scoprirne le cause.
In seguito a una segnalazione della Polizia Municipale di Livorno, nel pomeriggio del 15 ottobre il personale di Arpat ha effettuato un sopralluogo lungo il tratto del Rio Maggiore. Nei pressi del ponte di Via dei Pensieri sono stati ritrovati diversi pesci morti di piccola taglia, della specie nota comunemente come Rovella. I tecnici dell’agenzia hanno quindi prelevato un campione di acqua per poter effettuare i controlli, ma sembra non sia possibile stabilire la causa precisa della moria degli animali,  se non quella ipotizzata di uno sversamento di acque di scarico non depurate.
Infatti, l’ispezione svolta da Arpat non ha potuto identificare univocamente la causa della moria dei pesci in quanto l’evento era giĂ avvenuto da varie ore e, nel momento del sopralluogo, non erano in atto scarichi anomali nel Rio. Nonostante questo, i valori rilevati dalle analisi – spiegano dall’agenzia – fanno ipotizzare un apporto di acque reflue non depurate.
Per poter svolgere al meglio le indagini, il 17 ottobre i tecnici dell’agenzia hanno prelevato degli ulteriori campioni delle acque. I risultati analitici di entrambe le giornate, come rilevano sempre da Arpat, mostrano per il campione del 15 ottobre un basso valore di ossigeno disciolto ed elevati valori di contenuto organico, di azoto ammoniacale, di carica microbica, tutte condizioni non adatte alla vita dei pesci. Il campione prelevato in data 17 ottobre presenta invece valori decisamente piĂą bassi dei contaminanti chimici e microbiologici.