“Il comitato “Oltre l’inceneritore” ha proposto al Comune un Referendum propositivo per la costruzione di nuovi impianti di gestione e trattamento dei rifiuti come possibile alternativa all’incenerimento. La trovo un’ottima notizia della quale sono contenta per almeno due motivi” così Stella Sorgente, vicesindaca di Livorno e candidata a sindaco per le prossime amministrative, in un post facebook.
“Il primo è di metodo – sottolinea Sorgente -. Grazie ai nuovi poteri di democrazia diretta introdotti nello Statuto del Comune di Livorno durante il nostro mandato, i cittadini hanno potuto presentare un referendum propositivo e il risultato di questo referendum vincolerà l’amministrazione a riguardo. Ricordiamo tutti cosa fu il referendum sull’Ospedale del 2013 e oggi una beffa di quel tipo, grazie alla nostra amministrazione, non potrebbe ripetersi”.
“Il secondo motivo per cui sono contenta di questo referendum è nel merito del quesito. Con molta chiarezza il Comitato Promotore indica proprio nella conversione all’economia circolare la strada per superare gli inceneritori. Questa è esattamente la mia posizione a riguardo: il nostro è un sì all’economia circolare, sì agli impianti di trattamento dei rifiuti, sì ai posti di lavoro in più e ad un miglioramento fondamentale dell’ambiente nei quartieri nord cittadini” puntualizza la candidata sindaca di Livorno.
“Per fare tutto questo dobbiamo trovare risorse – il solo impianto di trattamento meccanico biologico costa 15 milioni di euro – ma insieme ad alcuni esperti del settore che sono già nella nostra squadra sappiamo bene dove e come reperirle – sottolinea Stella Sorgente – e una parte importante viene proprio dalla valorizzazione dei rifiuti: con la creazione di nuove attività di trattamento dei rifiuti li trasformiamo in risorse, cosa che l’incenerimento non permette”.
“Questo referendum apre una fase di dibattito importante, sul quale sarà interessante misurare la posizione degli altri candidati – conclude la candidata sindaca di Livorno -. Per parte mia io ho già le idee molto chiare: sì all’economia circolare, no ad un modello di gestione dei rifiuti livornesi che include l’inceneritore”.