Una ragazza di 19 anni ha denunciato ai carabinieri il suo fidanzato, un trentenne di Livorno, accusandolo di averla picchiata, minacciata, vessata e costretta a drogarsi durante il corso della loro convivenza.
“Mi sono sentita manipolata, al punto che sono andata a vivere con lui”, ma “era come un padrone”, ha dichiarato all’Arma la 19enne che ha denunciato di aver subito aggressioni per la gelosia del fidanzato, un trentenne di Livorno, e pure minacce tipo, secondo il suo racconto, “Se mi lasci uccido te e i tuoi”, “Ti butto giù dagli scogli se non mi chiedi scusa”. I due si erano conosciuti all’inizio dell’estate in un locale: lui dipendente, lei lì per cenare con gli amici. Dopo breve tempo l’uomo la convinse ad andare ad abitare con lui.
Già verso metà agosto la giovane ha deciso di rivolgersi ai carabinieri e si è fatta assistere dall’avvocato Cristina Cerrai, specializzata nei fatti di donne vittime di violenza: la 19enne ha preso questa decisione dopo l’ultima sfuriata causata da un messaggio di saluto ricevuto sul profilo Instagram da un amico, un episodio tale da scatenare una reazione di gelosia da parte del trentenne, il quale l’avrebbe presa a schiaffi, offesa e pure, durante una gita, posizionato l’auto sul ciglio dell’Aurelia dove ci sono gli scogli sul mare minacciandola di gettarla di sotto. Dopo essere ripartiti la ragazza avrebbe aspettato che il 30enne diminuisse la velocità per tirare il freno a mano, aprire lo sportello e scappare in un bar dove chiedere aiuto ai presenti, che l’avrebbero protetta mentre il ‘fidanzato’ la stava afferrando per i capelli per riportarla dentro la macchina. I carabinieri e la procura di Livorno stanno svolgendo le indagini sui fatti denunciati.