Studio pilota tra i primi in Europa al porto di Livorno: gli esoscheletri anti-fatica, testati su 12 portuali per sei mesi come due tipi di dispositivi high tech per dare supporto nelle attività quotidiane fino a una riduzione della fatica stimata nel -30%.
Sono due i tipi di esoscheletri high tech prodotti dalla Comau, società leader dell’automazione industriale, fatti testare sul campo dall”autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale nei mesi scorsi al terminal Darsena Toscana/ Livorno .
Uno, il Mate-xt, permette di sostenere gli arti superiori di chi lo indossa replicando i movimenti fisiologici di spalle e braccia, l’altro, il nuovissimo Mate-Xb, che non si occupa soltanto della parte superiore del corpo ma è in grado di fornire un supporto passivo ai muscoli della parte inferiore della schiena, utilizzati durante il sollevamento e la movimentazione.
Lo studio pilota, tra i primi realizzati in Europa e nel mondo, è stato condotto a Livorno da Iuvo, spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna (Pisa), di cui Comau detiene la maggioranza attraverso una joint venture con Össur, realtà specializzata nel campo delle soluzioni protesiche.
Secondo i dati precedentemente raccolti e verificati da Iuvo e Comau, assieme ad aziende che utilizzano questa tecnologia da diversi anni, è stato infatti dimostrato che l’esoscheletro per gli arti superiori Mate-Xt e il dispositivo per l’area lombare Mate-Xb possono ridurre lo sforzo degli operatori fino al 30%.
Per sei mesi, 12 lavoratori della Compagnia Portuale di Livorno (Cpl) hanno indossato e utilizzato queste armature futuristiche e hanno avuto la possibilità di valutare direttamente la sensazione di fatica percepita durante il proprio lavoro quotidiano. I risultati dello studio sono stati decisamente positivi, tanto che gli operatori hanno accolto con favore queste nuove tecnologie, riconoscendone l’impatto positivo sulla loro salute e benessere durante le attività lavorative e così dimostrando l’apertura del settore portuale ad ogni innovazione possa risultare utile a migliorare le condizioni di lavoro. Entrambi i dispositivi, concepiti per migliorare il benessere degli operatori in attività lavorative faticose, hanno dimostrato di essere efficaci nel ridurre lo stress sulle spalle e sulla schiena, diminuendo in modo significativo lo sforzo fisico e l’affaticamento.