La strana storia di Andrea Lovito, in arte “Ance”. Da una scoperta casuale a un mondo oscuro tra le maglie delle più diffuse piattaforme di streaming. Il nostro Giovanni Barbasso ne ha parlato direttamente con lui.
“Esiste in tale piattaforma un artista a nome Edith Baker che nel 2023 ha pubblicato un album identico al mio “Professionisti nel campo” del 2011. Alcuni titoli sono gli stessi, altri hanno sinonimi o assonanze con l’originale. Così “l’attaccatore di manifesti” diventa “Editore di poster”, “Rara umiltà ” diventa “Rara modestia”, oppure “Oreste Ristori” diventa magicamente “Ristorante Olister”. Le tracce audio sono le stesse, solo che attraverso altri software hanno rallentato il tempo di ogni traccia di qualche punto di bpm e hanno alzato di una tonalità la musica (lo si può fare tranquillamente con programmi gratuiti tipo “Audacity”), rendendo la mia voce buffa e innaturale tipo Chipmunk.
La cosa assurda è che ogni brano conta più o meno 50.000 ascolti per ognuno, quando io non arrivo manco a mille. Ho subito segnalato a Spotify e sto contattando chi di dovere per chiedere l’eliminazione del profilo.”
Comincia con questo post la strana storia del cantautore empolese Andrea Lovito, in arte “Ance”, una storia che da una scoperta casuale svela un mondo oscuro che si agita tra le maglie delle più diffuse piattaforme di streaming. Il nostro Giovanni Barbasso ne ha parlato direttamente con lui.
Ascolta l’intervista!