L’opposizione accusa l’assessore Barsanti che, nel suo intervento nella discussione sullo sgombero da parte del comune di Lucca dell’impianto sportivo di San Cassiano a Vico, avrebbe “totalmente dismesso i panni di rappresentante di una giunta comunale, indossando quelli di capo ultras con provocazioni, intimidazioni, attacchi personali e diretti al capogruppo del Pd, Raspini”.
Tutto parte da uno sgombero: quello che il comune di Lucca ha fatto ai danni dell’impianto sportivo di San Cassiano a Vico, culminato nell‘arresto per resistenza del presidente della societa’ che lo aveva in gestione. Il resto è storia di ieri sera, quando la discussione in consiglio comunale è sfociata in una vera e propria bagarre .
Per le minoranze la vicenda andava gestita in maniera diversa senza arrivare all’uso della forza: “L’amministrazione di Lucca – spiegano le opposizioni – si è dimostrata ancora una volta incapace di gestire situazioni delicate”.
“Scene vergognose e intimidatorie. Il consiglio comunale non è la casa della maggioranza, ma di tutti i cittadini di Lucca”, scrivono poi oggi in una nota i consiglieri di centrosinistra su quanto accaduto nell’assemblea, a fronte di “una mistificazione della realtà, un atteggiamento violento, intimidatorio e assolutamente non in linea con quelli che sono i principi della legalità – e della democrazia – sbandierati dalla maggioranza”.
Sindaco, giunta e consiglieri comunali di maggioranza, ribandendo oggi le motivazioni dell’esecuzione dell’ordinanza, puntano il dito contro l’opposizione che ha abbandonato la seduta prima della conclusione dei lavori.
“Il principio di legalità è uno dei caratteri essenziali dello Stato di diritto – si legge in una nota congiunta -, afferma l’idea che ogni attività dei pubblici poteri debba trovare fondamento in una legge e la sua tutela sta alla base di qualsiasi concetto di vivere civile. Attraverso il ritiro forzato dell’impianto di San Cassiano a Vico, dopo reiterati abusi edilizi certificati da due ordinanze del Tar ed una del Consiglio di Stato, l’amministrazione comunale di Lucca ha dato esecuzione e ristabilito il principio di legalità”.
La bagarre è scoppiata, si riferisce dalla maggioranza, dopo che in consiglio comunale l’assessore allo sport Fabio Barsanti ha fatto presente quello che secondo lui è un cortocircuito ideologico del Pd, “partito che da sempre porta la legalità come faro delle sue politiche”. Il capogruppo dell’opposizione al comune di Lucca Francesco Raspini si sarebbe messo a gridare a microfono spento contro l’assessore che parlava, accusandolo di averlo in qualche modo censurato ed intimidito. Più tardi la sospensione della seduta ed in seguito l’abbandono dell’aula da parte dell’opposizione.
“Nonostante i toni” del consigliere Gianni Giannini (Pd), intervenuto sulla questione, “fossero stati del tutto corretti e normali – si afferma invece dall’opposizione -, l’assessore Barsanti, quando è intervenuto, ha totalmente, e ancora una volta dismesso i panni di rappresentante di una giunta comunale, indossando quelli di capo ultras. Provocazioni, intimidazioni, attacchi personali e diretti al capogruppo del Pd, Raspini, colpevole, secondo Barsanti, di aver guardato il presidente del consiglio comunale”.