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Lucca: lingotti d’oro da furti, 33 arresti

Due organizzazioni, che avrebbero commesso tra Lucca, Massa Carrara e Spezia almeno 89 furti in abitazione in tre anni, agendo tutte le notti ma mai di domenica,  attraverso compro oro in Versilia e ad Arezzo, nella ricettazione e nel riciclaggio di chili e chili di metallo prezioso, poi fuso e trasformato in lingotti: scoperta anche una fonderia in una stalla.

E’ quanto emerge dall’inchiesta condotta dalla polizia e dalla guardia di finanza lucchese, che oggi ha portato all’esecuzione di 33 misure cautelari di cui 24 in carcere. Complessivamente sono 44 gli indagati, 219 invece le ipotesi di reato contestate.

Effettuati anche sequestri di beni per circa un milione di euro e sigilli a una gioielleria-compro oro di Viareggio. Circa 40 le perquisizioni in diverse province. Il volume d’affari legato alla ricettazione e al riciclaggio dell’oro, ricostruito per nove mesi, sarebbe stato di 550mila euro. L’operazione odierna è stata effettuata oggi con l’ausilio anche della polizia di Arezzo, Massa, Pisa e Firenze, pattuglie del Reparto prevenzione crimine e un elicottero della polizia.

E’ emerso anche che i compro oro registravano i monili ricettati a nome di ignari clienti. L’oro rubato e fuso veniva ‘ripulito’ ad Arezzo attraverso anche una fonderia della città

In corso da stamani un’operazione della polizia e della Gdf di Lucca per una presunta associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti in abitazione, ricettazione e riciclaggio. In totale, si spiega in una nota degli investigatori, sono 33 le misure cautelari personali emesse dal gip, mentre sono complessivamente 44 gli indagati.

Tra gli arrestati anche 4 titolari di compro oro della Versilia e di Arezzo. In corso di esecuzione poi sequestri di beni per circa un milione di euro e una quarantina di perquisizioni nel centro Italia.

Le indagini, coordinate dalla procura di Lucca e condotte per la polizia da squadra mobile di Lucca e commissariato di Viareggio, avrebbero individuato sodalizi criminali dediti ai furti in casa nelle province di Lucca, Massa Carrara e La Spezia, e a ricettazione e riciclaggio anche tramite compro oro.

In particolare l’oro rubato veniva acquistato “dai compro oro di Viareggio e Pietrasanta, fuso in lingotti d’oro e rivenduto ai compro oro aretini”. Il giro di affari ammonterebbe a mezzo milione di euro. Una conferenza stampa per illustrare l’operazione è convocata per le 12 alla procura della Repubblica di Lucca.

 

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