Dom 22 Dic 2024
Controradio Streaming
ToscanaDirittiLunedì 27 marzo sciopero lavoratori Cobas di Alia

Lunedì 27 marzo sciopero lavoratori Cobas di Alia

Firenze, lunedì 27 marzo il Cobas Alia ha proclamato uno sciopero per l’intero turno di lavoro, “in conseguenza del totale rifiuto da parte della direzione di Alia – si legge in un comunicato – al confronto diretto con i lavoratori e le organizzazioni sindacali non firmatarie di CCNL”.

“Sono mesi che dall’alto e senza comunicazioni ufficiali – si legge sempre nel comunicato che annuncia lo sciopero del 27 marzo – assistiamo ad una radicale trasformazione del nostro sistema lavorativo”.

“L’ultimo tassello di una profonda trasformazione digitale che obbliga i lavoratori ad interfacciarsi in rete con Alia per qualsiasi esigenza, è dato dall’introduzione di un cellulare aziendale”.

Se per comodità organizzative l’utilizzo del cellulare può essere di immediata efficacia nell’invio di segnalazioni, di contro può comportare diverse problematiche. La prima su tutte parte dalla considerazione che tale uso può avere ricadute negative sulla sicurezza durante la guida: è noto che per il codice della strada durante la guida è vietato l’uso del cellulare. In più non è chiaro se sia stato aggiornato per questa nuova mansione lavorativa il relativo documento di valutazione dei rischi, così come prevede la normativa europea, relativa la digitalizzazione”.

“Come sempre, ricordiamo anche in questa occasione, – conclude il comunicato del Cobas – la profonda difficoltà di tanti lavoratori e lavoratrici all’interno del nostro comparto, a far quadrare le proprie esigenze di vita con la pochezza delle retribuzioni. ed in particolar modo ai livelli più bassi.  Condizione che contribuisce non poco a mantenere alti i toni della discussione. Ci vediamo costretti ad attivare uno sciopero e tutte le sue forme per vedere riconosciuto il diritto ad esercitare la rappresentanza sindacale, come previsto dall’art. 19 statuto lavoratori e dare voce alle centinaia di lavoratori che non si sentono più rappresentati”.