L’Università di Firenze si prepara a celebrare i suoi 100 anni a partire dal prossimo febbraio 2024. Il ricco calendario di eventi è stato presentato stamani dalla Rettrice Alessandra Petrucci. Tra le novità più importanti, un libro con le vignette di Giannelli e la riapertura del museo de La Specola.
Condivisione, partecipazione, andare oltre, è questo in estrema sintesi il messaggio che trapela dalle parole della Rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci che stamani, nell’Aula Magna del Rettorato, ha presentato insieme ai professori Bernardo Sordi e Marco Pierini il denso calendario di eventi per celebrare i 100 anni dell’Ateneo che ricorreranno nel 2024. Per raccontare al meglio questo lungo curriculum vitae è stato realizzato un piccolo libro edito da Angelo Pontecorboli con un testo corredato dalle vignette di Emilio Giannelli. S’intitola “10X10=100 Una storia dell’Università di Firenze in 10 capitoli e 10 vignette”, presto disponibile anche in versione e-book.
Tra gli eventi e le novità da segnalare la creazione dell’associazione ex alunni, “non solo per ricordare – spiega la Rettrice – ma perché si crei un ponte con gli studenti di oggi, un legame”. Tra le punte di diamante del ricco programma c’è la riapertura del Museo de La Specola: sarà restituito alla città dopo i lunghi interventi di riqualificazione e di restauro, e nel 2025 compirà ben 250 anni. Sempre nel 2025 sarà riaperto anche il giardino di Villa La Quiete, l’ultima residenza dei Medici e patrimonio architettonico in concessione al Sistema museale di Ateneo. Poi tanta arte contemporanea con le opere dello scultore Onofrio Pepe esposte, come in un museo diffuso, in alcune sedi dell’Università, oltre a una mostra itinerante e un contest per interpretare i principali momenti storici su un foulard. Compie gli anni anche l’Ateneo di Milano, le celebrazioni saranno quindi condivise nel nome di Leonardo da Vinci con due incontri di studio. Questo e molto altro è stato reso possibile grazie a diverse associazioni, al Comune di Firenze, alla Fondazione CR firenze e alla Società dell’IRIS che dedicherà un fiore all’Università. Grandi celebrazioni per un grande e glorioso passato che, si evince dal pay off sotto il logo (il Salomone, n.d.r.) – da un secolo, oltre – punta a divenire futuro. La Rettrice ha auspicato, infine, una maggiore accoglienza nei confronti degli studenti, “che sono – dice – i futuri cittadini con idee fondamentali per il territorio. C’è sicuramente un problema alloggi, una questione nodale perché l’Università deve essere partecipata, significare scambio, confronto. C’è bisogno del pensiero critico”.