Firenze, il Consiglio comunale, ha approvato la delibera sul Piano Particolareggiato sull’ex Caserma Lupi di Toscana.
Quello sull’ex Caserma Lupi di Toscana, è un intervento su un’area complessiva di 53mila metri quadrati, come prevede la variante al Piano strutturale e al regolamento urbanistico. Il piano urbanistico si propone di creare uno spazio di città moderno e funzionale, perfettamente integrato con i poli urbani esistenti, rigenerando tutta l’area circostante.
“Partecipazione e attenzione alla città, che si prosegua su questa strada”, hanno commentato positivamente, sia pure astenendosi alla votazione, Antonella Bundu e Dmitrij Palagi, consiglieri di Sinistra Progetto Comune.
“La partecipazione e il confronto dovrebbero sempre essere elementi positivi – hanno continuato i consiglieri di opposizione di sinistra – Purtroppo non è così per la maggioranza. L’unico emendamento approvato dal Consiglio comunale è quello che correggeva un evidente errore, cioè la zona sismica dell’area interessata dagli interventi. Per il resto la Giunta e il Quartiere 4 hanno saputo raccogliere l’impegno della cittadinanza e per fortuna non hanno voluto smentire le indicazioni ricevute. Il tutto in tempi molto rapidi, senza poter prevedere momenti di partecipazione diretta, sicuramente complice anche la pandemia Covid-19”.
Consigliera Bundu, quali sono le cose positive ch avete riscontrato nel piano dell’amministrazione?
“Le cose positive le abbiamo fatte presenti anche ieri in aula, nonostante che il nostro voto non sia stato un voto a favore, ma nemmeno un voto contrario, e sono chiaramente l’housing sociale e poi gli edifici ad alta efficienza energetica, ricordiamo anche che comunque dal primo gennaio 2021 tutti gli edifici andranno in questa direzione, e poi il verde pubblico con gli orti sociali, con il parco agricolo, e dunque ci sono sicuramente degli elementi molto positivi, il nostro voto non è stato favorevole, perché pensiamo che potevano essere fatti ulteriori miglioramenti, ed infatti abbiamo presentato sia un paio di emendamenti che sei ordini del giorno che purtroppo non sono ancora stati discussi tutti”.