Aperto da oggi il portale per le richieste di danni da predazione (attacchi di lupi), che la Regione Toscana riconoscerà alle aziende zootecniche con un rimborso anche per il periodo novembre 2023-ottobre 2024.
Con l’approvazione nei giorni scorso di un decreto, spiega una nota, è stata confermata la possibilità per le piccole, medie e micro imprese che svolgono attività di allevamento a fini economici – compresi anche gli imprenditori agricoli professionali con allevamento zootecnico ovino, caprino, bovino, bufalino, suino, equino e asinino che operano sul territorio toscano – di fare domanda di rimborso alla Regione per i capi uccisi da predatori selvatici appartenenti a specie protette.
Secondo il presidente della Toscana Eugenio Giani e la vicepresidente e assessora regionale all’agricoltura Stefania Saccardi è opportuno garantire sostegno agli allevatori ed alle aziende danneggiate. La Regione ogni anno, prosegue la stessa nota, si impegna nel reperire risorse per indennizzare tutti coloro che ne hanno diritto, con procedure più snelle, compreso lo smaltimento delle carcasse, in modo da diminuire sia il danno economico che l’aggravio procedurale per gli allevatori che vengono a trovarsi in questa spiacevole situazione. Nella valutazione del danno saranno conteggiati al 100% sia i costi per gli animali uccisi dai lupi calcolati in base al valore di mercato dell’animale allevato, sia le spese veterinarie necessarie in caso di animali feriti (spese documentate mediante fatture quietanzate). Il danno da predazione sarà valutato dal veterinario dell’Asl competente, che verificherà se la morte dell’animale sia dovuta effettivamente all’attacco di un lupo. Le risorse messe a disposizione ammontano a 500.000 euro. Le domande dovranno essere presentate tramite il sistema informativo di Artea a partire dal 20 giugno. Per poter presentare domanda l’azienda dovrà aver attivato almeno una di queste forme di tutela dei capi allevati: recinzioni anti-predazione, strutture di ricovero o cani da guardia. Le domande per i danni subiti tra l’1 novembre 2023 e il 14 luglio 2024 dovranno essere presentate entro il 16 settembre 2024, mentre quelli che avverranno nel periodo compreso tra il 15 luglio ed il 31 ottobre 2024 dovranno essere documentati entro i 60 giorni successivi all’evento predatorio. Le domande saranno gestite entro 60 giorni dal ricevimento.