
Il Partito democratico della Toscana sostiene la campagna “Ma Quale Casa?”, l’iniziativa popolare che mira a introdurre il diritto all’abitare in Costituzione. Obiettivo: 50mila firme entro l’11 settembre
La proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare, per cui sono necessarie almeno 50 mila firme, prevede la modifica di tre articoli fondamentali della Costituzione costituzionale: l’articolo 44, per riconoscere l’abitazione come “bene primario e mezzo necessario per assicurare alla persona l’effettivo esercizio dei diritti e una vita libera e dignitosa”; l’articolo 47, per estendere la tutela dall’attuale “proprietà dell’abitazione” anche al suo “godimento”; e l’articolo 117, per definire le competenze tra Stato e Regioni in materia di politiche abitative.
La mobilitazione arriva in un momento cruciale, dice il PD “con il governo Meloni che ha cancellato il Fondo affitti e il Fondo morosità incolpevole, lasciando migliaia di famiglie in difficoltà£. L’iniziativa è stata presentata questa mattina nella sede del Pd Toscana a Firenze da Francesco Battistini, componente della segreteria regionale Pd con delega alle Politiche per la casa, Mattia Santarelli, presidente Comitato nazionale della campagna “Ma quale casa?”, Marta Logli, vicepresidente Comitato nazionale della campagna “Ma quale casa?”, a distanza di pochi giorni dell’approvazione della mozione del gruppo Pd in Consiglio regionale (primo firmatario Iacopo Melio) in merito al rafforzamento delle politiche pubbliche per il Diritto all’abitare.
L’adesione del Pd arriva a pochi giorni dalla presentazione del Piano nazionale per il diritto alla casa da parte della segretaria Elly Schlein, che ha sottolineato come “questo paese non parla abbastanza del diritto all’abitare e della casa delle persone. Il governo è il grande assente in questa discussione da quando si è insediato.
“Come Pd Toscana siamo più che orgogliosi di aderire a questa campagna per il diritto all’abitare in Costituzione. Già dalla sua mozione congressuale, la segretaria Elly Schlein ha inserito come uno dei punti fondanti il diritto alla casa e l’attività in tal senso è proseguita con dei forum nazionali, confermando l’attenzione e l’interesse propri di un partito di sinistra a quelli che sono i bisogni delle cittadine e cittadini di tutta Italia – ha dichiarato Francesco Battistini -. In Toscana ci sono 250mila persone in emergenza abitativa; da Lucca è partita una raccolta di firme per l’introduzione del contributo affitto da parte del governo. Tantissime persone si stanno mobilitando, perché quello dell’abitare è un tema che morde le coscienze: la dignità, la responsabilità e il diritto di ciascuno di avere una casa è una battaglia fondamentale da vincere”.
“Come Partito democratico stiamo lottando per introdurre il diritto all’abitare in Costituzione perché di fatto pensiamo che la situazione del diritto all’abitare oggi in Italia sia paragonabile a quella di una strada dissestata e piena di buche. Ci sono due modi per risolvere questo problema: o rattoppare una ad una ogni singola buca, oppure, come pensa il Pd, rifare l’asfalto, ricostruire il terreno su cui muoversi per dar vita a una nuova stagione di politica abitativa” ha affermato Mattia Santarelli . Che ha aggiunto “questa è prima di tutto una proposta di sistema che porti ad un’alternativa rispetto a quello che c’è già e che tutti conosciamo”
“In tutta Italia assistiamo a un’emergenza abitativa sempre più grave” – ha detto Marta Logli -. “I costi degli affitti sono insostenibili, soprattutto nelle città universitarie e nei centri turistici. La difficoltà di accesso alla casa colpisce giovani, studenti, lavoratori precari e famiglie a basso reddito. Ora è necessario riconoscere che il diritto alla casa è un diritto fondamentale che deve trovare un riconoscimento costituzionale. Come Pd vogliamo essere in prima linea su questo tema, raccogliendo firme in tutte le province e organizzando momenti di confronto con i cittadini”.
Il sito ufficiale della campagna dove poter firmare è https://www.maqualecasa.it/
NELL’AUDIO: Mattia Santarelli, presidente Comitato nazionale della campagna “Ma quale casa?”