All’apparenza così fragile ed eterea, nei fatti così instancabilmente tenace nella ricerca della verità. Giovanna Maggiani Chelli confondeva con quel suo aspetto delicato e minuto ma bastava sentirla parlare una volta per capire quanta lucidità e forza c’erano nel corpo e nell’animo.
Ci ha lasciato dopo una lunga malattia nella sua casa di La Spezia, e proprio nella città ligure sono previsti i funerali in forma privata. “E’ stata una donna volitiva, forte e di grande coraggio, ha seguito tutti i processi e le udienze sull’attentato che si sono svolte a firenze e fuori”, così la ricorda Walter Ricoveri vicepresidente e cofondatore dell’associazione tra i familiari delle vittime della Strage di via de’ Georgofili’.
Fu ‘spina nel fianco’ di inquirenti e opinione pubblica affinché si facesse piena luce sull’attentato mafioso del 27 maggio 1993 a Firenze che causò cinque vittime, decine di feriti e ingenti danni.
Stimata nelle istituzioni e nella magistratura, venne nominata cavaliere della Repubblica per il suo impegno incessante fino all’ultimo. Non si contano le interviste fatte a Controradio, perché il silenzio è connivenza, l’oblio della memoria sarebbe stata un’altra morte per le vittime di mafia. E allora Giovanna, madre di una ragazza coinvolta nell’attentato, con grande energia e capacità di analisi, è stata anima dell’associazione, stimolando per anni la massima attenzione sulle stragi di Cosa nostra e sui mandanti occulti.
Giovanna non ci sarà più ad aspettare risposte ma le coscienze di tutti noi sì. Anche per lei.