Firenze, Francesco Torselli e Alessandro Draghi, rispettivamente capigruppo Fratelli D’Italia nel Consiglio regionale toscano e in Consiglio comunale di Firenze, sono tornati a discutere sul sovrintendente del Maggio musicale fiorentino Alexander Pereira e sulla sua gestione del teatro.
“Dopo le nostre denunce della primavera scorsa sulle ‘spese pazze’ effettuate per organizzare pranzi e cene in tempi di Covid e restrizioni, vicenda sulla quale sono ancora in corso le indagini della Corte dei conti e della procura di Firenze, ci fu risposto che il sovrintendente del Maggio musicale fiorentino Alexander Pereira, grazie proprio a quei momenti conviviali, aveva contribuito a incrementare le sponsorizzazioni e valorizzato il calendario dell’Ente, migliorando i bilanci e attirando artisti di livello mondiale a Firenze. Peccato che il sovrintendente in realtà si sia limitato ad ‘appaltare’ l’intero cartellone teatrale ad una agenzia esterna: la svizzera Ariosi Management“.
“Visto che quasi tutti gli artisti ingaggiati dal Maggio appartengono all’agenzia svizzera – sottolineano in una nota -, il sovrintendente potrebbe spiegarci quale vantaggio economico abbia prodotto questa scelta? La decisione è stata concordata con i soci dell’Ente? Dario Nardella, presidente del Maggio musicale fiorentino era a conoscenza di questo modus operandi? E se la scelta è stata dettata da vantaggi economici, possiamo conoscerne l’entità?”.
“Proprio oggi – annunciano – abbiamo depositato un’interrogazione in Consiglio regionale e una in Consiglio comunale per sapere se il presidente della Regione e il sindaco siano ancora convinti di voler sostenere, e foraggiare, l’operato di un sovrintendente che non possiamo fare a meno di giudicare pessimo responsabile di una gestione del Maggio a dir poco disastrosa. Peccato – concludono – che Pereira abbia solo fatto finta di volersi dimettere nell’ottobre scorso, quando lamentava di non avere sufficienti fondi da parte di Stato, Regione Toscana e Comune di Firenze. In ogni caso, il sovrintendente può sempre rimediare dimettendosi oggi stesso”.
Il sovrintendente del Maggio musicale fiorentino, Alexander Pereira, ha subito replicato alle dichiarazioni degli esponenti Fratelli D’Italia. “Rigetto totalmente l’accusa mossa dai consiglieri FDI Draghi e Torselli sul fatto che avrei appaltato a una sola agenzia il cartellone del Maggio musicale fiorentino, non solo perché è assolutamente falso, ma anche perché è un’assurdità per chiunque abbia una minima conoscenza di come funziona il mondo dello spettacolo. C’è sempre in Italia e nel mondo il ruolo dell’agente – aggiunge Pereira – e non deve sorprendere che un’istituzione si rivolga a più agenti, così si organizzano gli spettacoli in ogni campo artistico. L’Ariosi management è una delle più importanti, hanno artisti e registi tra i più noti del mondo, quelli che portano anche a un riscontro in termini di pubblico, non deve sorprendere che un teatro si rivolga a loro. Ma vorrei far notare che l’agenzia svizzera non è né l’unica, né la più rappresentata nella stagione del Maggio”.
Per Pereira “quindi l’accusa di aver appaltato gli spettacoli a una sola agenzia è palesemente falsa. Un’accusa che lascia il tempo che trova, ma che personalmente mi lascia anche una profonda amarezza soprattutto per l’insinuazione sul fatto che potrei avrei un tornaconto personale”.
“Nella composizione dei cast delle varie opere, per quanto riguarda le Fondazioni lirico sinfoniche – ha poi aggiunto Pereira -, se il direttore artistico desidera chiamare Fabio Sartori devo rivolgermi all’agenzia Ariosi, se desidera Francesco Meli, per citare due dei più importanti tenori italiani al mondo, devo contattare l’agenzia InArt. Se volessi contattare Jonas Kaufmann devo contattare l’agenzia Green di New York. E questo lo deve fare il Maggio, la Scala, l’Opera di Roma, l’opera di Zurigo, devono farlo tutti i teatri del mondo”.