Mer 22 Gen 2025
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Maggio F.no: Cutaia rifiuta guida Teatro Roma e rimane a Firenze. Per ora…

Attualmente, Cutaia ricopre l’incarico di commissario straordinario per la Fondazione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Così lo stesso diretto interessato conferma a Firenze le indiscrezioni pubblicate sui giornali romani.

Onofrio Cutaia non sarĂ  il direttore generale del Teatro di Roma. Lo fa sapere lo stesso dirigente del Ministero della Cultura confermando di aver rifiutato il ruolo nel teatro capitolino. Attualmente, Cutaia ricopre l’incarico di commissario straordinario per la Fondazione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Così lo stesso diretto interessato conferma a Firenze le indiscrezioni pubblicate sui giornali romani.

Arrivato a Firenze il 15 marzo 2023, poi a settembre Cutaia è stato prorogato come commissario per altri sei mesi. L’incarico scadrĂ  il 15 marzo 2024, data entro la quale, esaurita la fase commissariale necessaria per salvare i conti del teatro, dovrĂ  essere nominato un nuovo sovrintendente.

Spetta al consiglio di indirizzo della Fondazione esprimere una rosa di nomi con indicazione del prescelto da comunicare al ministero. SarĂ  poi il ministro della Cultura a ratificare la nomina. Non è esclusa la possibilitĂ  che lo stesso Cutaia possa restare a Firenze come sovrintendente dell’ente lirico-sinfonico.

Intanto oggi Europa Verde ha proposto di ” far diventare il Maggio un punto di riferimento mondiale per la sostenibilitĂ  nelle arti sceniche. A partire dalle sceneggiature per passare ai costumi, alle scenografie fino alla stessa progettazione di spazi che siano eccellenze anche nel settore delle energie alternative, della mobilitĂ  elementare, della lotta allo spreco, e della promozione della qualitĂ  della vita. Inoltre, perchĂ© non pensare a bioplastiche e materiali biobased e riciclabili oppure durevoli e riutilizzabili per la realizzazione di scenografie, ad esempio?”

“Si tratterebbe insomma di proporre un nuovo approccio da applicare gradualmente. Una conversione da realizzare nel tempo e i costi non sarebbero molto diversi da quelli attuali, anzi nel lungo periodo sarebbe possibile risparmiare.