Lo riporta oggi il quotidiano La Repubblica. Sulla questione delle spese del Maggio sono aperte un’inchiesta penale dal pm Christine von Borries e una contabile da parte del procuratore Acheropita Oranges Mondera.
Personale della guardia di finanza è stato martedì negli uffici della Fondazione del teatro del Maggio Musicale Fiorentino per acquisire documenti relativi alle inchieste aperte dalla procura della Repubblica di Firenze e dalla procura regionale presso la Corte dei Conti sulle spese fatte dal soprintendente Alexander Pereira con la carta di credito aziendale. Lo riporta oggi il quotidiano La Repubblica.
Sulla questione sono aperte un’inchiesta penale dal pm Christine von Borries e una contabile da parte del procuratore Acheropita Oranges Mondera. I finanzieri hanno prelevato atti del Maggio relativi agli ultimi anni della gestione della fondazione. Rilievi all’utilizzo della carta di credito da parte di Pereira sono stati mossi in sedi istituzionali da Fdi con delle interrogazioni. Al momento non risultano indagati nell’inchiesta penale ma un fascicolo conoscitivo aperto senza ipotesi di reato. In parallelo la procura contabile aveva a sua volta avviato accertamenti per le proprie competenze.
A quanto si apprende a guardia di finanza ha acquisito lo statuto e altri documenti ieri nella sede della Fondazione del Maggio musicale Fiorentino nell’ambito degli accertamenti sulle spese sostenute dal soprintendente Alexander Pereira con la carta di credito aziendale.
I documenti saranno necessari per definire la natura giuridica dell’ente, vaglio necessario negli accertamenti per le due magistrature che indagano, quella penale e quella contabile. Il fascicolo aperto dalla procura della Repubblica di Firenze è senza indagati. La procura innanzitutto deve verificare se c’è stata appropriazione di somme di denaro appartenenti al Maggio e poi potrà essere valutato, proprio in base alla natura giuridica dell’ente, se qualificare i fatti come ipotesi di reato di peculato, in caso si considerasse il Maggio come ente pubblico, o come reato di appropriazione indebita qualora invece fosse ritenuto ente privato. Gli atti presi dai finanzieri sono ora oggetto di studio da parte degli inquirenti.