Lun 23 Dic 2024
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Maggio Musicale, alla prima del ‘Don Carlo’, Pereira: “Mai senza un asso nella manica”. Nardella : “Ora è un nuovo inizio”. Giani: “È l’ente a cui diamo più soldi”

Firenze, dopo le polemiche, la convocazione dello sciopero e le trattative, si è tenuta al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, la prima del del Don Carlo di Giuseppe Verdi, nell’occasione ci sono state le dichiarazioni delle autorità presenti.

“Io lavoro per la qualità, il Maggio Musicale, forse è un po’ più difficile rispetto agli altri teatri. Io ora sono tranquillo. Io non mi muovo mai senza un asso nella manica”. Ha detto il soprintendente del Maggio Musicale Fiorentino Alexander Pereira.

“Per tutto quello che è successo è un epilogo positivo. Durante il periodo dell’annuncio dello sciopero ho avuto il sostegno del presidente Giani, ci siamo sentiti. Poi ognuno ha fatto la sua parte. Ora abbiamo una situazione più tranquilla per gestire il teatro. Ora è un nuovo inizio”. Ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, ricordiamo che Il Don Carlo era stato a rischio per uno sciopero dei dipendenti del Maggio, poi ritirato lo scorso 23 dicembre, e che Nardella è presidente della fondazione lirico-sinfonica.

“Il Maggio Musicale Fiorentino è l’ente a cui diamo più soldi, 2,9 milioni in contributo più alto che la Regione dà ad una istituzione culturale. E’ lo stesso contributo dell’anno precedente. In una situazione in cui dobbiamo chiudere i bilanci della sanità è uno sforzo”. Ha invece detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

“Io sono molto grato di tutto ciò e non ho niente contro di Giani”, ha infine commentato il soprintendente del Maggio Alexander Pereira.

Per quanto riguarda il Don Carlo, “Questa opera è un capolavoro, è moderna, anticipatoria. Porta al centro il tema del potere, raccontando l’aspetto centrale ovvero il fatto che il potente è condannato a vedere la propria vita fuggire a se stessa”. Aveva detto Roberto Andò, regista del Don Carlo che vede come direttore principale Daniele Gatti, al suo secondo appuntamento lirico dopo le recite del Barbiere di Siviglia dello scorso settembre.

Tra gli interpreti ci sono Francesco Meli come l’infante di Spagna Don Carlo che ama senza speranza Elisabetta di Valois, interpretata da Eleonora Buratto, Mikhail Petrenko nel ruolo del sovrano Filippo II.

“Con Daniele Gatti abbiamo lavorato molto bene, c’è stata una grande sintonia – ha aggiunto Andò -. Ci ha guidato un linguaggio comune, ci siamo fatti le stesse domande”.

Andò alla vigilia si era detto “molto emozionato, è stato importante realizzare questa opera oggi” perché “mandare in scena uno spettacolo è sempre una vittoria, negare uno spettacolo è una sconfitta”.