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Maggio Musicale Fiorentino: “Cutaia mandi relazione approfondita”

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Dopo l’uscita di ieri a Palazzo Vecchio del commissario straordinario per il Maggio Musicale Fiorentino, Onfrio Cutaia, arrivano le risposte da parte della politica. Non si è fatta attendere quella del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, intervenuto a margine di un evento a Firenze.

“Il ruolo del commissario non è quello di parlare in modo generale, è quello di parlar poco e fare molto. Ovvero di entrare nei conti, certificare quello che è stato sbagliato, quello su cui si possono trovare delle responsabilità e fare una bella relazione da mandare a tutti i soci. E noi come Regione siamo soci e ci mettiamo 2,9 milioni in bilancio e in parte già consegnati”. Onofrio Cutaia aveva parlato della necessità di trovare 8,5 milioni entro luglio per scongiurare il blocco delle attività del Maggio Musicale Fiorentino.

Intervenendo a margine di un evento a Firenze, Giani ha parlato del Maggio come di “un’istituzione di prestigio internazionale, ma che a Firenze prende il contributo più alto” dato dalla Regione Toscana. “E prima di andare a chiedere un supplemento” di risorse, aggiunge Giani, “mi aspetto dal commissario Cutaia che faccia una bella e approfondita relazione scritta in cui evidenzia i conti che non tornano, le responsabilità di questi conti, gli atti che hanno portato a scelte sbagliate. A quel punto posso affrontare un dibattito in Consiglio regionale”.

Dei problemi del Maggio Musicale Fiorentino si parla da mesi. Sulla questione era intervenuto, sempre ieri, anche il sindaco di Firenze Dario Nardella. “Bene che si accertino fino in fondo le responsabilità degli enti e degli organi incaricati di vigilare. Siamo i primi a volerlo – ha detto Nardella – visto che Comune e Città Metropolitana di Firenze hanno messo sul Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ingenti risorse ogni anno, visto che i bilanci della Fondazione sono sempre stati approvati all’unanimità col parere favorevole del collegio dei sindaci revisori e visto che il Comune di Firenze tramite il consiglio di indirizzo, quando ha avuto segnalazioni anche informali di criticità, ha dato indicazioni di procedere ad una revisione delle spese e ad una gestione sempre più rigorosa”.

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