Firenze, il sovrintendente del Maggio musicale fiorentino, Alexander Pereira, replica alle dichiarazioni degli esponenti Fdi sulla gestione del teatro.
“Rigetto totalmente l’accusa -dice Pereira- mossa dai consiglieri Fdi Draghi e Torselli sul fatto che avrei appaltato a una sola agenzia il cartellone del Maggio musicale fiorentino, non solo perchĂ© è assolutamente falso, ma anche perchĂ© è un’assurditĂ per chiunque abbia una minima conoscenza di come funziona il mondo dello spettacolo”.
“C’è sempre in Italia e nel mondo il ruolo dell’agente – aggiunge – e non deve sorprendere che un’istituzione si rivolga a piĂą agenti, così si organizzano gli spettacoli in ogni campo artistico.”
“L’Ariosi management -prosegue il sovraintendente- è una delle piĂą importanti, hanno artisti e registi tra i piĂą noti del mondo, quelli che portano anche a un riscontro in termini di pubblico, non deve sorprendere che un teatro si rivolga a loro. Ma vorrei far notare che l’agenzia svizzera non è nĂ© l’unica, nĂ© la piĂą rappresentata nella stagione del Maggio“.
Per Pereira “quindi l’accusa di aver appaltato gli spettacoli a una sola agenzia è palesemente falsa. Un’accusa che lascia il tempo che trova, ma che personalmente mi lascia anche una profonda amarezza soprattutto per l’insinuazione sul fatto che potrei avrei un tornaconto personale”.
“Nella composizione dei cast delle varie opere, per quanto riguarda le Fondazioni lirico sinfoniche – ha poi aggiunto Pereira – se il direttore artistico desidera chiamare Fabio Sartori devo rivolgermi all’agenzia Ariosi, se desidera Francesco Meli, per citare due dei piĂą importanti tenori italiani al mondo, devo contattare l’agenzia InArt. Se volessi contattare Jonas Kaufmann devo contattare l’agenzia Green di New York. E questo lo deve fare il Maggio, la Scala, l’Opera di Roma, l’opera di Zurigo, devono farlo tutti i teatri del mondo”.