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Maggio musicale fiorentino, Pereira: “Rigetto totalmente l’accusa mossa dai consiglieri Fdi Draghi e Torselli”

pereira

ANSA/ DANIEL DAL ZENNARO

Firenze, il sovrintendente del Maggio musicale fiorentino, Alexander Pereira, replica alle dichiarazioni degli esponenti Fdi sulla gestione del teatro.

“Rigetto totalmente l’accusa -dice Pereira- mossa dai consiglieri Fdi Draghi e Torselli sul fatto che avrei appaltato a una sola agenzia il cartellone del Maggio musicale fiorentino, non solo perché è assolutamente falso, ma anche perché è un’assurdità per chiunque abbia una minima conoscenza di come funziona il mondo dello spettacolo”.

“C’è sempre in Italia e nel mondo il ruolo dell’agente – aggiunge – e non deve sorprendere che un’istituzione si rivolga a più agenti, così si organizzano gli spettacoli in ogni campo artistico.”

“L’Ariosi management -prosegue il sovraintendente- è una delle più importanti, hanno artisti e registi tra i più noti del mondo, quelli che portano anche a un riscontro in termini di pubblico, non deve sorprendere che un teatro si rivolga a loro. Ma vorrei far notare che l’agenzia svizzera non è né l’unica, né la più rappresentata nella stagione del Maggio“.

Per Pereira “quindi l’accusa di aver appaltato gli spettacoli a una sola agenzia è palesemente falsa. Un’accusa che lascia il tempo che trova, ma che personalmente mi lascia anche una profonda amarezza soprattutto per l’insinuazione sul fatto che potrei avrei un tornaconto personale”.

“Nella composizione dei cast delle varie opere, per quanto riguarda le Fondazioni lirico sinfoniche – ha poi aggiunto Pereira – se il direttore artistico desidera chiamare Fabio Sartori devo rivolgermi all’agenzia Ariosi, se desidera Francesco Meli, per citare due dei più importanti tenori italiani al mondo, devo contattare l’agenzia InArt. Se volessi contattare Jonas Kaufmann devo contattare l’agenzia Green di New York. E questo lo deve fare il Maggio, la Scala, l’Opera di Roma, l’opera di Zurigo, devono farlo tutti i teatri del mondo”.

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