Firenze, trovato un accordo per il Maggio Musicale Fiorentino tra il sindaco di Firenze, e presidente della Fondazione, Dario Nardella e i sindacati, con Cigl e Cisl che hanno revocato lo sciopero proclamato per il 27, 30 e 31 dicembre.
Lo sciopero dei lavoratori del Maggio Musicale Fiorentino, avrebbe coinvolto due rappresentazioni del Don Carlo, compresa la prima dedicata alla celebrazione del nuovo palcoscenico automatizzato del teatro, alla quale è prevista partecipazione del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. All’accordo hanno aderito anche Uil e Fials.
L’intesa raggiunta prevede, tra l’altro, la revisione delle spese previste nel bilancio 2023, procedendo ad un assestamento con una riduzione dei costi di produzione del 22%, pari a 2,5 milioni di euro: la quota massima per la produzione deve essere ricalibrata e riportata a una situazione di compatibilità con le casse del teatro. Assestamento che il presidente porterà in approvazione in Consiglio di indirizzo entro il mese di gennaio 2023.
Altro aspetto è l’impegno a destinare le risorse del Fondo di patrimonializzazione come previsto nel decreto ministeriale. Per Nardella tale impegno deve avvenire in coerenza con le indicazioni ricevute dal Commissario per le fondazioni lirico sinfoniche e dalla direzione generale del ministero che indicano verifiche trimestrali.
Sarà anche costituito un comitato consultivo di verifica e controllo che deve avere accesso alla situazione della cassa della fondazione e avere contezza del rapporto fra spesa e ricavi per ogni singola produzione. Il comitato verifica inoltre la coerenza di gestione della spesa rispetto agli indirizzi assunti dalla Fondazione. Tale organo non può agire in conflitto o sovrapposizione agli organi della Fondazione.
E ancora, in virtù di un principio di trasparenza previste comunicazione delle premialità individuali/bonus ad personam, verifica ed eventuale revisione delle stesse. Tra gli aspetti dell’intesa anche una riorganizzazione degli assetti dirigenziali finalizzata alla riduzione dei costi e alla verifica delle necessità funzionali. E ancora, un profondo ripensamento della politica dei prezzi di biglietteria.
A seguito del confronto ulteriore con i sindacati sono emersi due punti: la necessità di mantenere la qualità e la sostenibilità della programmazione artistica; e visto il problema di una progressiva riduzione dei salari a partire dal 1998, il sindaco ha comunicato la disponibilità ad aprire il tavolo per il rinnovo del contratto integrativo e ad una reintegrazione straordinaria una tantum di un milione di euro per il 2023.
“Abbiamo sottoposto al sindaco e presidente della Fondazione Nardella una serie di impegni, su cui c’è stato confronto e condivisione. Restano motivi di preoccupazione, e la necessità di una costante vigilanza ed attenzione”, ma “c’è la comune volontà di garantire che i sacrifici delle lavoratrici e dei lavoratori del Maggio Musicale Fiorentino, e il considerevole impegno economico dei soci istituzionali, non siano vanificati”. Così Slc Cgil di Firenze-Prato-Pistoia e Fistel Cisl Firenze, dopo l’accordo raggiunto che ha portato alla revoca dello sciopero al Maggio musicale fiorentino.