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Maggio Musicale: fumata bianca al Ministero, 7.6 mln per salvataggio

Maggio Musicale fiorentino

L’incontro presso il Collegio Romano per il piano di rilancio del Maggio Musicale fiorentino si è concluso: i 7,6 milioni di euro stanziati. Cutaia: “questo deve essere un rilancio altrimenti un’altra ancora di salvezza simile potrebbe non arrivare”.

L’incontro al Collegio Romano per il piano di rilancio del Teatro del Maggio Musicale si è concluso in maniera positiva: l’obiettivo comune previsto, salvare il Maggio musicale fiorentino dopo l’era Pereira, spazzata via da inchieste giudiziarie e contabili col teatro commissariato, sembra dietro l’angolo.

La riunione, durante la quale non è stato affrontato il tema su cui Nardella, sindaco di Firenze, ha premuto nel corso degli ultimi mesi, ossia l’istituzione di una commissione d’inchiesta contro la figura dell’ex sovraintendente, finisce con una ripartizione che dovrebbe essere più o meno questa: il Ministero metterà 2,2 milioni di euro, la Regione passa da 750 mila a 1,1 milioni, Palazzo Vecchio e Città Metropolitana insieme dovranno tirare fuori non 2 ma 2,2 milioni di euro. Fondazione Cassa di Risparmio metterà 1 milione di euro e 1,1 lo metterà Intesa San Paolo, raggiungendo la somma di 7,6 milioni di euro.

Per il momento, sembra che la cassa integrazione straordinaria e liquidazione coatta potranno essere evitate.

Così in una dichiarazione congiunta il governatore toscano, Eugenio Giani, e il sindaco di Firenze, Dario Nardella, partecipi alla riunione: “Diamo atto al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, di avere svolto con alto senso di responsabilità istituzionale un ruolo decisivo per arrivare ad un’intesa positiva di tutti i soci nel segno della leale cooperazione. Si è condivisa infatti la necessità di pensare ad una nuova governance per il futuro e di rilanciare un modello produttivo e artistico capace di conquistare un pubblico nuovo e più ampio”.

Più volte si è sottolineato, inoltre, che questo incontro debba suggellare l’inizio di una nuova era per il Maggio Musicale fiorentino. “Non si tratta del solito intervento di salvataggio, perché tutti abbiamo condiviso un cambio strutturale della vita artistica ed economica dell’ente. Ora finalmente voltiamo pagina in questo lungo e difficile percorso che darà una prospettiva di lungo periodo a questa istituzione di livello internazionale”, sottolineano Giani e Nardella.

A loro fanno eco anche le parole del commissario straordinario Onofrio Ninni Cutaia, secondo il quale:  “Non sarà una salvezza, questo deve essere un rilancio altrimenti un’altra ancora di salvezza simile potrebbe non arrivare”.

Le parti, riporta infine una nota diffusa dal Mic dopo l’incontro nella Capitale, “hanno condiviso l’idea di un piano di rilancio delle attività da sottoporre alla Corte dei conti e all’Avvocatura dello Stato con l’obiettivo di salvaguardare i livelli occupazionali e aprire il Maggio Fiorentino a nuove progettualità che valorizzino il Teatro e ne aumentino l’offerta culturale”.

 

 

 

 

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