Lo ha detto stamani il sindaco di Firenze Dario Nardella commentando il deficit di 62,3 Mln contenuto nella relazione semestrale sui conti del Maggio Musicale, presentata dal commissario straordinario del Governo per le fondazioni lirico-sinfoniche, Gianfranco Sole.
Il Maggio è gravato da un debito totale di 62,3 mln di euro e il commissario Sole sollecita i soci ad una ricapitalizzazione.
“I soci pubblici hanno dimostrato di essere molto determinati a supportare la Fondazione”.
“Nei prossimi giorni”, ha annunciato Nardella, “avremo un incontro col soprintendente su questo; non siamo particolarmente allarmati”.
“Il teatro nell’ultimo anno ha imboccato una strada molto importante di ripresa e il commissario ha preso atto nella sua relazione dell’aumento delle alzate di sipario, dell’aumento di pubblico, di una inversione di tendenza nel processo di risanamento. Resta la ricapitalizzazione, problema che da anni affligge questo teatro, ma che teniamo sotto controllo e affronteremo sia con il soprintendente, sia con la Regione e, appena possibile, col nuovo ministro”.
Per la relazione del commissario Sole “il debito totale rimane ancora su livelli elevatissimi e di forte criticità attestandosi su un valore complessivo di 62,3 mln di euro” e serve una rapida ricapitalizzazione di almeno 18 mln di euro subito.
Tra le contromisure della Fondazione, è prevista la vendita dei pregiati lampadari del ‘vecchio’ Teatro Comunale (ricavo previsto 4 mln) e di una tenuta-colonia nel Mugello che il Comune di Firenze aveva assegnato al patrimonio del Maggio (stima, 3 mln).
Il soprintendente Cristiano Chiarot, che riconosce l’impegno dei soci verso la Fondazione, ha sottolineato la capacità negli ultimi anni dell’ente di tenere sotto controllo la gestione e raggiungere il pareggio di bilancio, tagliando costi e aumentando i ricavi. “Tuttavia”, ha spiegato, “il Maggio non riesce ancora a generare un flusso di cassa maggiore, tale da permettere di “aggredire il debito”.
Nel dettaglio, dalla relazione semestrale del commissario governativo Gianfranco Sole sui conti del Maggio Musicale Fiorentino emerge che sono aumentati gli spettacoli (nel 2017 sono stati 278 contro i 258 del 2016) e gli spettatori, saliti a 182.246 (+12,2%). Il patrimonio netto resta negativo (-732.000 euro).
Nel 2017 i ricavi sono stati di 33,5 mln, i costi a 32,9 mln. L’utile conseguito di circa 600.000 euro è però esiguo e non consente di fronteggiare il maxi-debito in un periodo breve-medio: in queste condizioni la cassa della Fondazione non ha abbastanza liquidità per attivare operazioni di rientro verso i creditori, almeno quelli disponibili a frazionare nel tempo i pagamenti dovuti e magari a concedere ‘sconti’.
Il 49% del debito complessivo di 62,3 mln è relativo al rimborso al Governo: ma il resto del ‘rosso’ pesa verso creditori ‘veri’, tra cui artisti (cantanti, musicisti), fornitori, Inps, Agenzia delle Entrate.