L’ottenimento del sostentamento del Maggio Musicale Fiorentino non si può raggiungere tramite il contributo straordinario dei soci: “Serve un contributo straordinario di 3 milioni e 5 milioni di liquidità
Il bilancio preventivo 2023 della Fondazione del teatro del Maggio musicale fiorentino prevede “una perdita di circa 2,7 milioni di euro” che “non può che essere sostenuta mediante una contribuzione straordinaria dei soci fondatori e dei soci privati“.
Così il bilancio consuntivo 2022 dell’ente lirico, redatto dal commissario straordinario Onofrio Cutaia, chiede un’iniezione di “liquidità per evitare il default”: serve un contributo straordinario di 3 milioni e 5 milioni di liquidità.
Secondo Cutaia “gli impegni a tale contribuzione straordinaria dovranno essere acquisiti entro al massimo il prossimo mese di luglio e, in caso positivo, la Fondazione potrà proseguire la propria attività e procedere ad un piano di rilancio che progressivamente consolidi i risultati delle vendite e delle sponsorizzazioni”.
Il commissario prosegue: “Lo squilibrio finanziario aggravato oltremodo dallo squilibrio gestionale del 2022 richiede un’urgente iniezione di liquidità per evitare il default della Fondazione”.
Per l’esercizio 2023, conclude Cutaia, sono necessarie “risorse a titolo di contributo straordinario per 3 milioni e di ulteriori 5 milioni di liquidità o mediante conferimento da parte dei soci o, in subordine, quale finanziamento”.
Tali risorse, spiega ancora il commissario, potranno garantire la “continuità per l’esercizio 2023, pur dovendosi prevedere un’ulteriore contribuzione dei soci per 4 milioni nell’esercizio 2024, al fine di poter procedere con un sufficiente livello di confidenza ad una programmazione artistica adeguata alla storia ed al prestigio della Fondazione”.
