Firenze, “E’ saltato tutto il disegno che avevamo composto, e io ora mi trovo in una situazione diversa. Da oggi scendo in campo, prendo in mano la situazione in prima persona”, ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella in merito alla situazione del Maggio Musicale Fiorentino.
“Eserciterò tutte le mie prerogative in questa fase delicata – ha spiegato poi Nardella parlando come Presidente del Maggio – Quando avrò completato questo percorso e sarà convocato il nuovo consiglio di indirizzo, mi avverrò della prerogativa di delegare la presidenza a Nastasi, non cambio di una virgola”.
“Trovo ingiusti gli attacchi preventivi a Nastasi, sono stupito che si sia ridotta l’importanza di un teatro straordinario a una questione personale – ha aggiunto il sindaco -. L’individuazione di Nastasi nasce da me, perché lo considero persona di fiducia con il quale ho un rapporto ventennale e salvò i bilanci del Maggio quando ne fu commissario. Sfido chiunque a mettere in discussione curriculum e competenza di Nastasi” che “viene a fare il presidente delegato a titolo gratuito, viene a dare una mano. Il fatto che un sindaco deleghi non significa abdicare a una propria funzione ma avvalersi di un’energia in più”.
“Troveremo un sovrintendente all’altezza di questo teatro – ha detto ancora -, del resto ho voluto io Chiarot a Firenze e troveremo anche una rinnovata energia per impostare lavoro per i prossimi anni”.
Per Nardella, “una volta terminata questa gigantesca diatriba personalistica procederemo con le stabilizzazioni. Il mio obiettivo nei prossimi cinque anni è competere con la Scala e con i più grandi festival europei perché possiamo raggiungere risultati straordinari”.
Le dichiarazioni del sindaco di Firenze sono state fatte in una conferenza stampa in Palazzo vecchio nella serata di ieri dopo che nel tardo pomeriggio, al teatro del Maggio Musicale, si era svolto un ‘teso’ incontro con i delegati sindacali dei lavoratori, tuttora in corso, durante il quale c’erano stati anche un paio di ‘buu’ e varie domande incalzanti rivolte al primo cittadino sul perché ha deciso di nominare Salvatore Nastasi come suo delegato alla presidenza della Fondazione e per il mancato rinnovo del sovrintendente Cristiano Chiarot.
“Io non ho lasciato la presidenza di niente – aveva rassicurato Nardella – delegare una persona come presidente della Fondazione è una prerogativa del sindaco, non significa abdicare, io sono determinato e voglio procedere con il piano di stabilizzazioni. Quello che ho fatto io per questo teatro non l’ha fatto nessuno, il Comune ha stanziato 4,5 milioni di euro l’anno la Città metropolitana altri 1,5 milioni, non c’è nessun Comune in Italia che ha fatto questo per un teatro. Terrò la presidenza finché non troverò un altro sovrintendente”. Nardella ha poi invitato i dipendenti del Maggio a “dare fiducia al sindaco perché se c’è una persona che può portare avanti questo teatro ce l’avete davanti a voi. Sono disposto a fare incontri con voi, ma non accetto attacchi personali e preventivi”.