L’attenzione riservata dalla Scuola superiore della magistratura nella formazione al “linguaggio” è particolarmente importante perché è un tema “estremamente attuale”: il linguaggio “che il giudice utilizza nella motivazione dei provvedimenti ha evidenti implicazioni non solo giuridiche, riguardando anche profili di natura strettamente deontologica”. Così il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede intervenuto all’inaugurazione dell’anno di formazione della Scuola superiore della magistratura a Castel Pulci, nel comune di Scandicci (Firenze).
“Il linguaggio diventa psicologia del giudicare e ne diventa parte integrante, rappresentando, anche se a volte del tutto impropriamente , il veicolo per la percezione da parte del cittadino della legittimità stessa della decisione” – ha sottolineato il ministro concludendo- Il processo civile e quello processo penale telematico subiranno una decisa accelerazione grazie alla gara che abbiamo appena aggiudicato”.