“La domanda di giustizia e le crescenti attese da parte dei cittadini devono poter trovare risposte efficaci e tempestive, e ciò chiama ciascun magistrato a compiti onerosi”. Lo ha affermato David Ermini, vicepresidente del Csm, intervenendo all’inaugurazione dell’anno formativo 2019 della Scuola superiore della Magistratura a Scandicci (Firenze).
“E’ una sfida impegnativa – ha aggiunto – che vede il Consiglio superiore e la Scuola consapevolmente e sinergicamente impegnati nello sforzo di migliorare la qualità della
giurisdizione. In questa prospettiva, a mio avviso, assume speciale rilevanza l’attività di formazione dei magistrati aspiranti agli incarichi direttivi. Se è vero infatti che la buona organizzazione e gestione incrementa le performance degli uffici, l’acquisizione di conoscenze e capacità dal punto di vista della managerialità giudiziaria si traduce in recupero di efficienza ed efficacia del servizio giustizia”.
“La giustizia è un servizio e un valore: senza giustizia e tutela dei diritti e delle libertà non
c’è democrazia”. Ha ribadit Ermini, ricordando che “la magistratura è la custode ultima della democrazia e in questa sua funzione è tanto più legittimata quanto più competente e integra. Competenza e integrità devono intrecciarsi strettamente nella figura del magistrato, competenza negli atti e integrità nei comportamenti”. Per il vicepresidente del Csm “etica e deontologia dovranno essere adeguatamente curate, nell’ottica di offrire a ogni magistrato tutti gli strumenti per cogliere la portata dei propri comportamenti,
pubblici e privati, anche quando siano irrilevanti dal punto di vista penale, civile e disciplinare”