La denuncia di otto amiche di Firenze, aggredite fuori da una discoteca a Valencia dove erano in vacanza. L’episodio risale al 9 agosto. “La polizia invece di proteggerci ci ha maltrattato”
Dopo il caso di Niccolò Ciatti, ancora un episodio di violenza, fortunatamente non fatale, che vede coinvolti giovani, in questo caso ragazze, fiorentini in vacanza in Spagna. E questa volta ad essere messa sotto accusa è la polizia spagnola.
“Molestate in Spagna ma la polizia ha picchiato noi, mentre eravamo in vacanza”. Questa la infatti la denuncia, riportata da La Nazione, di Ambra Morelli, 22enne di Firenze, studentessa di Psicologia a Padova, pallanuotista della Rari Nantes Florentia mentre si trovava in vacanza a Valencia insieme ad altre sette amiche, tutte fiorentine.
L’episodio risale al 9 agosto ed è stato all’uscita di una discoteca, dove Ambra Morelli racconta di essere stata molestata e aggredita da un gruppo di ragazzi. “All’uscita – dice – ci siamo messe a parlare quando ci è arrivata addosso una scarpa. Proveniva da un gruppetto di ragazzi, abbiamo pensato volessero attaccare bottone”, attaccare discorso, “ma quando gliela abbiamo restituita uno di loro, che aveva bevuto, mi ha tirato un calcio e poi ha iniziato a insultarci in spagnolo e a sputarci”.
Ad un certo punto è arrivata la polizia “siamo andate incontro pensando che ci salvassero” invece “un’agente donna – prosegue Ambra Morelli – ha strattonato me ed una una mia amica, Matilde. Poi è arrivato uno più grosso e ci ha trascinato sulla sabbia e sbattute a terra. Io ero con la faccia sulla sabbia, mi hanno un messo un ginocchio sulla schiena e non respiravo, Matilde sembrava svenuta”.
Le ragazze hanno scelto di andare in ospedale. “Eravamo doloranti ma niente di rotto”, conclude la 22enne che dice al quotidiano di non voler fare denuncia “perché significherebbe andare in Spagna e fare tutto a nostre spese con chissà quali risultati. Non è che ci fidiamo molto della giustizia. Io però ho fatto anche un post perché si sappia cosa accade”.
“Stiamo bene, un po’ scosse, arrabbiate e con un paio di costole incrinate” dice Ambra. Morelli.
La 22enne ha anche postato alcune foto dall’ospedale che la ritraggono con un fazzoletto per tamponare il sangue che le usciva dal naso dopo l’aggressione da parte della polizia, e la camicia macchiata di rosso.
Proprio per l’ospedale, la ragazza esprime “una nota di merito. Ci hanno accolte, capite e visitate subito e con la massima discrezione e gentilezza”. Tornando sull’aggressione spiega: “Nessuno dei presenti è intervenuto e poi abbiamo capito il perché. Quando è arrivata la polizia nazionale spagnola l’unica cosa che ha saputo fare è lasciar andare il ragazzo” che a detta della ragazza aveva importunato lei e le sue amiche, “e spingerci con forza a terra nella sabbia”.
La ragazza precisa poi: “Non ho visto molto in quel momento, sentivo solo forti colpi su tutta la parte superiore del corpo. Mi hanno raccontato però che gli agenti hanno tirato fuori anche il manganello”.