Ven 20 Dic 2024
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ToscanaCronacaMaltempo: Giani, pronti liquidare somme a attività non agricole

Maltempo: Giani, pronti liquidare somme a attività non agricole

Per i danni dell’alluvione del novembre 2023, c’è il via libera all’ordinanza commissariale con cui la giunta regionale della Toscana è pronta a liquidare il 30 per cento delle risorse disponibili a favore di Sviluppo Toscana “per accelerare le procedure individuate a sostegno delle attività economiche e produttive extra-agricole interessate dagli eventi meteorologici dello scorso autunno”.

L’alluvione di novembre ha interessato il nord della Toscana ed è stata caratterizzata da piogge torrenziali che hanno causato esondazioni, danni e vittime – commenta il presidente Eugenio Giani, che è commissario delegato per l’alluvione del novembre 2023 – Sono state danneggiate anche molte aziende non agricole. Con questa disposizione potremo iniziare a liquidare il 30 per cento delle somme previste per le attività non agricole”.

Vista l’ordinanza commissariale del 28 giugno, che fa seguito ad apposite disposizioni e delibere del Consiglio dei Ministri, si dà attuazione alle misure previste. Sono state approvate le disposizioni per la concessione e l’erogazione dei contributi a favore delle attività extra-agricole che hanno segnalato i danni subiti ai sensi di precedenti ordinanze commissariali e si è affidata la gestione dell’erogazione dei contributi di primo sostegno alla società Sviluppo Toscana Spa.

Si partirà con l’erogazione del 30% dell’importo di oltre 33 milioni di euro previsto, esattamente 33.438.732,80, allo scopo di garantire la massima operatività di Sviluppo Toscana man mano che si procede con l’approvazione delle concessioni. Queste ultime saranno approvate con ordinanze a cadenza mensile secondo l’ordine cronologico delle domande e dopo la verifica dei requisiti previsti dalle disposizioni. L’alluvione che ha colpito la Toscana settentrionale dal 2 al 5 novembre 2023 è stata caratterizzata da piogge torrenziali che hanno causato esondazioni di fiumi, tra cui il fiume Bisenzio, danni ad attività di ogni genere e ben otto vittime.