Dichiarato lo stato di emergenza regionale per tutto il territorio regionale sulle province di Arezzo, Pisa, Grosseto, Siena, Lucca, Massa, Pistoia, Prato, Livorno e Città metropolitana di Firenze dopo gli eventi meteo dei giorni 15, 16 e 17 novembre. È quanto ha fatto la Giunta regionale, su proposta del presidente Enrico Rossi, in apertura della seduta di questa mattina. Una delibera apposita della giunta individuerà poi i Comuni colpiti e le relative iniziative da assumere.
La dichiarazione consentirà anche di chiedere al Governo un’analoga dichiarazione di emergenza nazionale, consentendo così di attivare finanziamenti e di velocizzare le procedure a favore sia dei soggetti pubblici che privati.
Coldiretti di Pisa e Livorno segnalano ad esempio che al momento la situazione più difficile riguarda la Val di Cecina, dove l’esondazione in più punti del fiume Cecina ha coinvolto diversi campi coltivati.
Nnumerose aziende completamente sott’acqua in località Ponteginori. La preoccupazione, oltre per il seminato che in molti casi è andato perso, riguarda anche le condizioni dei terreni una volta che sarà stata riassorbita l’acqua. La piena infatti porta ghiaia che si deposita sui campo, creando problemi agli attrezzi e alla composizione stessa del terreno.
Decine di ettari seminati completamente allagati a Coltano (Pi). Situazione rientrata a San Miniato invece, dove l’Egola al momento è sotto controllo. Qui l’unico danno rilevato, ad ora, risulta un campo di rape coperto dall’acqua, mentre gli allevamenti in tutta la provincia sono al sicuro o comunque in aree non coinvolte dalle esondazioni. C’è preoccupazione per la notte in Valdera e in zona Pisana, dove si attende la giornata di domani per un bilancio della situazione che si spera sia meno drammatico possibile.
A novembre in Italia ci sono stati 6 nubifragi al giorno con tempeste di pioggia, vento, trombe d’aria e grandine con un aumento record del +57% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È quanto emerge da un’elaborazione di Coldiretti su dati ESWD (European Severe Weather Database), in relazione all’ultima ondata di maltempo sulla Penisola che ha fatto salire a milioni di euro i danni nelle campagne da nord a sud del paese. Il settore agricolo è quello più impegnato a contrastare i cambiamenti climatici ma anche quello più colpito con danni per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e alle infrastrutture nelle campagne.
Anche la Maremma si rialza e fa la conta dei danni patiti soprattutto dai territori rurali e agricoli. Secondo Confagricoltura Grosseto, tra terreni allagati e strutture andate perdute o danneggiate, la stima potrebbe essere superiore ai 3 milioni di euro. “Siamo già pronti a fare una verifica più puntuale di quanto accaduto – spiega il presidente di Confagricoltura Grosseto, Attilio Tocchi -, ma dalle indicazioni che abbiamo i danni patiti supereranno i 3 milioni di euro e se accerteremo che non sussistono le condizioni per richiedere lo stato di calamità naturale, siamo pronti a bussare alla Regione Toscana per attivare interventi a sostegno delle imprese. Speriamo adesso – conclude Tocchi – che le condizioni meteo migliorino, per non aggravare le difficoltà di una agricoltura che rischia di non poter effettuare le semine per l’impossibilità ad entrare nei campi.”