L’azienda finlandese di tecnologia alimentare ‘Solar Foods’ produce proteine microbiche utilizzando solo idrogeno, Co2 ed elettricità. Lo ‘Space Shake’ potrebbe aiutare gli astronauti a raggiungere Marte
Inviare esseri umani su Marte è intrinsecamente una sfida monumentale, con innumerevoli fattori da tenere in considerazione, e uno di questi, secondo l’azienda finlandese Solar Foods, è il cibo. Il loro ‘Space Shake’ potrebbe a breve diventare l’alimento più richiesto dagli astronauti.
Il progetto, coadiuvato dal responsabile della produzione di colture spaziali della NASA, Ralph Fritsche, soddisfa le richieste di alimenti che, oltre a garantire un alto apporto di calorie, e quindi energia, permettano anche di migliorare l’umore dei viaggiatori dello spazio, determinando, in altre parole, una produzione maggiore di serotonina tramite il loro ‘buon sapore’.
Risolvere il ‘problema cibo’ è una delle priorità della NASA, soprattutto ora che il viaggio nello spazio sembra prossimo: sarebbe infatti stato programmato tra la fine del 2030 e l’inizio 2040.
La soluzione dell’azienda Solar Foods all’urgente bisogno dell’azienda americana si chiama ‘Solein’, una fonte proteica sostenibile che, queste le parole dell’azienda, “viene dal nulla”.
‘Solein’ viene prodotto utilizzando solo elettricità, anidride carbonica e idrogeno, tutti elementi facilmente disponibili su una navicella spaziale. Questi elementi, assieme ad alcuni minerali, vengono inseriti in un bioreattore e alimentati da un microbo che cresce producendo una forma di proteina che può essere essiccata in polvere e utilizzata come ingrediente in una grande varietà di ricette.
Arttu Luukanen, vicepresidente senior del settore Spazio e Difesa dell’azienda finlandese, ha sottolineato che il ‘Solein’ è “già utilizzato sulla Terra per produrre alimenti sostitutivi di latte e uova, perché di per sé non ha un sapore troppo forte”.
La strategia, continua il vicepresidente di Solar Foods, “dovrebbe essere la stessa anche nello spazio: trasformare Solein in una sorta di carne, con la semplice aggiunta di aromi”
Il ‘Solein’ avrebbe anche un ultimo grande beneficio, e cioè la produzione d’acqua: sembra, infatti, che il bioreattore non produca solo cibo, ma anche acqua. Dai calcoli dell’azienda, pare che si riuscirebbe a risparmiare fino a 1.200 chili di acqua.