Il pool di associazioni ambientaliste ha presentato un esposto in cui denuncia il mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla legge sui rifiuti reciclabili da parte di Alia, dodici comuni della piana fiorentina, e Regione
“Mamme no inceneritore” presenta per il secondo anno consecutivo un esposto che denuncia il problema della gestione dei riifiuti da parte delle autorità toscane competenti, che aavrebe causato un presunto danno erariale stimabile in 58 milioni di euro, 33 dei quali solo per il comune di Firenze.
“Da anni c’è un problema nella gestione dei rifiuti e non vengono rispettati degli obiettivi di legge per la raccolta differenziata – ha affermato il portavoce del comitato Davide Pagliai – nell’area dei 12 comuni dell’area fiorentina gestiti da Quadrifoglio”. Questi obiettivi non li ha raggiunti il gestore del servizio, non li ha raggiunti il Comune che non ha fatto nulla, e non li ha raggiunto la Regione che ha il compito di vigilare”.
Aggiunge Pagliai “Con l’esposto riconfermiamo il fatto che l’inceneritore di Firenze non va certo nella direzione di ottimizzazione della gestione dei rifiuti. L’inceneritore deve infatti bruciare un tot di rifiuti ogni anno con contratti ‘vuoto per pieno’. Per cui se venisse incenerito anche solo un chilo di rifiuti si dovrebbe pagare per intero. Se il Consiglio di stato dovesse confermare la sentenza del Tar l’opera avrebbe difficoltà a essere fatta e si dovrebbe far ripartire tutto l’iter. Mi pare che si voglia andare in una direzione diversa e per questo chiediamo alla Regione che venga cambiato il Piano dei rifiuti togliendo l’inceneritore di Firenze dalla programmazione e andare verso impianti che favoriscano il riciclo dei rifiuti”.